Cuneo: per il Movimento 5 Stelle il Governo prende tempo sul segretario provinciale "inutile"

"Oggi ho presentato un question time in Commissione Affari Costituzionali a Montecitorio per sapere dal Governo cosa intendesse fare con la questione del Segretario Provinciale “inutile” a Cuneo. Una figura che a norma di logica non dovrebbe più esistere, se fosse vero che le Province sono state abolite, e che costerà alle tasche dei cittadini della Granda quasi duecentomila euro”: a parlare è Fabiana Dadone, deputata M5S.

“La risposta del ministero ovviamente è sempre la stessa: nicchia e quando può scarica colpe, negligenze e ritardi su altri. Ad esempio, come in questo caso, al Parlamento che secondo il Governo avrebbe dovuto pensarci prima. Eppure – prosegue Dadone -, la legge Delrio (56/2014) è stata ritoccata dallo stesso Governo con ben due decreti-legge nel corso dello stesso anno a pochi mesi di distanza, senza considerare le ormai note e innumerevoli occasioni colte da Palazzo Chigi per le decretazioni non urgenti su tutto e alla velocità della luce. Possibile che Renzi si sia dimenticato di agire su una norma che avrebbe visto tutti d’accordo nell’evitare ulteriori spese ai già vessati enti locali? Dicono che ora c’è in esame la legge delega sulla Pa che abolirà i segretari comunali e provinciali, peccato che non vedrà la luce, se tutto andrà bene, prima di 15-18 mesi. E intanto a pagare sono le famiglie, i pensionati, i precari e i disoccupati che vivono le nostre città” .

Conclude la deputata 5 Stelle: “Questo ulteriore fallimento a danno dei cittadini del cuneese e dei servizi che non potranno essere forniti loro, testimonia l’assoluta inutilità e dannosità delle larghe intese e del trasversalismo Pd-Ncd-FI. Governano il territorio, la regione e lo Stato e non sono stati capaci di provvedere ad una semplice situazione da loro stessi voluta e creata. Che fine ha fatto ad esempio il Decreto Enti Locali tanto invocato da Anci oltre che dagli stessi esponenti del Governo? Avrebbero potuto rimediare a questo scempio e risparmiarci un trattamento da cittadini di serie B”.