ELEZIONI REGIONALI
 / Politica

Politica | 06 febbraio 2016, 12:54

#controcorrente: abbiamo costruito un mondo che non dà speranze ai giovani con i coriandoli di Carnevale infilati nei capelli

Quasi 38 anni fa, a Boves, l’allora presidente della Repubblica, Pertini, lanciò un grido di speranza per le nuove generazioni ormai caduto nel vuoto

#controcorrente: abbiamo costruito un mondo che non dà speranze ai giovani con i coriandoli di Carnevale infilati nei capelli

Il 12 novembre 1978, il partigiano Sandro Pertini, diventato Presidente della Repubblica pochi mesi prima, a luglio dello stesso anno, venne a Boves per commemorare il 35º anniversario dell’eccidio nazifascista.

La parte finale del discorso (pubblicato interamente sul sito http://www.centrosandropertini.it/cesp21-chisiamo/Pert35AnnEccBoves1979-11-12.htm) la dedicò alle nuove generazioni. Eccone alcuni passaggi. “Io credo in voi giovani. Se non credessi in voi dovrei disperare dell’avvenire della Patria. Voi non avete bisogno di prediche, ma di esempi: esempi di onestà, di coerenza, di altruismo. Nessuna idea politica racchiude la verità assoluta. Siete liberi di scegliere, purché questa scelta presupponga il principio della libertà. Non usate, però, la violenza per far valere le vostre ragioni, per esprimere le vostre passioni e gli entusiasmi. Non armate la vostra mano, ma armate il vostro animo di una fede sicura se volete che la vostra vita non trascorra vuota, grigia e cada nella disperazione. Voi potete e dovete dimostrare il coraggio nell’affrontare la vita con il suo bene e il suo male e nel difendere la fede politica che arde nel vostro animo lottando sul terreno della democrazia. Noi anziani stiamo camminando verso il tramonto: credetemi se vi dico che ci siamo battuti tutta la vita affinché poteste vedere un domani di serenità e felicità che noi, da giovani, non abbiamo avuto modo di conoscere. Fino a quando ci animerà un alito di vita staremo al vostro fianco per abbattere gli ostacoli che sono sul vostro cammino. Consegniamo a voi il patrimonio della Resistenza: custodite il bene prezioso della libertà. Oggi tocca a voi andare avanti, perché l’avvenire è vostro”.

Parole straordinarie e, a distanza di quasi 38 anni, sempre estremamente attuali. Purtroppo, però, anche per le “indecenze” di molti politici venuti dopo Pertini e un modo di vivere impregnato di indifferenza nei confronti del prossimo, parole difficili da metabolizzare e da far proprie per chi è giovane adesso. In questi giorni di gioioso Carnevale stiamo vedendo, in ogni parte d’Italia e in tutte le città piccole e grandi della provincia di Cuneo, migliaia di bambini e di ragazzi correre spensierati nelle piazze e lungo le strade. Buttando in aria le stelle filanti, cantando e scherzando. Pieni di speranze per il loro futuro. Speranze, tuttavia, per cosa e per chi? Quale futuro sta costruendo la società di oggi per quei giovani felici e sorridenti con i coriandoli infilati nei capelli? Da ogni parte del mondo giungono notizie tragiche di massacri, stragi, omicidi, morti violente, vite spezzate troppo presto. La politica nazionale è diventata un teatrino dove pochi tirano le fila e gli altri fanno finta di arrabbiarsi. Quella locale è spesso soffocata da vincoli e tagli imposti, a cascata, dagli Enti istituzionali superiori, che sono impossibili da sostenere. E qualche volta, anch’essa, non si occupa dei problemi concreti dei cittadini. Sull’altro fronte è aumentata drammaticamente la povertà, con molte famiglie a cui manca il respiro per arrivare a fine mese. Il lavoro è a rischio per tanti genitori, mentre i figli vivono le terribili condizioni della precarietà e della disoccupazione: problemi leggermente attenuati dal Jobs Act, ma di sicuro non risolti. In queste condizioni, per i giovani è impossibile pensare di costruire una famiglia e una vita “normale”. Se chi governa il nostro Paese non ha il coraggio di favorire nuove condizioni di sviluppo e di mandare in pensione quanti hanno contributi (40 anni) ed età (60 anni) già sufficientemente “pesanti” con l’obiettivo di favorire il ricambio occupazionale, le nuove generazioni sono destinate a vivere solo di sogni irrealizzabili. Ammesso che abbiano ancora il desiderio di averne. E le parole del Presidente Pertini, che ha combattuto insieme a tante altre persone per far germogliare davvero un mondo migliore, restano insegnamenti caduti nel vuoto.   

                                                       

#controcorrente

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium