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Curiosità | 18 marzo 2016, 15:30

Cavallermaggiore va alla scoperta di Hans Clemer

L'appuntamento si terrà domenica 20 alle 16.30

Cavallermaggiore va alla scoperta di Hans Clemer

Domenica 20 marzo, alle ore 16.30 nella Sala Incontri del Comune, l'Associazione "san Pietro", con il patrocinio della Biblioteca Civica "Nuto Revelli" e dell'associazione "Amici della Biblioteca" organizza un pomeriggio all'insegna dell'Arte per parlare delle opere presenti all'interno della Chiesa di San Pietro, in particolare dell'Abside sinistra.

La decorazione dell’abside sinistra è attribuita ad Hans Clemer (1480 - 1512), come afferma la professor Giovanna Galante Garrone, ma anche Angela Crosta del Gruppo Archeologico Torinese che scrive: «La decorazione dell’abside sinistra è attribuita ad Hans Clemer (e alla sua scuola) che la eseguì nel 1490-1500: vi erano raffigurati quattro Santi, oggi ne sono visibili solo due; al centro vi è un ottocentesco Memento mori. Nel catino absidale è affrescata l’Incoronazione della Vergine, sormontata, all’esterno dell’arco, dall’Annunciazione. Il colore è quasi del tutto scomparso, è rimasta la sinopia, il disegno preparatorio, che presenta qualche campitura color ocra e tratti grigi dell’intonachino. Fu eseguita a tempera, quindi a secco, che fu in seguito ricoperta da calce che “bruciò” i colori. Vi sono tracce di interventi antichi con mordenti sui volti delle figure, che hanno ulteriormente danneggiato l’opera. Da rilevare la composizione architettonica prospetticamente ricercata al centro dell’Annunciazione; alcuni tratti che rivelano la mano del Maestro di Elva: la colomba, il volto e gli occhi della Vergine Annunciata, la Veronica nel timpano della chiesa sul fondo, i panneggi dell’abito della Madonna». Oggi i colori sono praticamente inesistenti, Giovanni Vacchetta semplicemente afferma che l’opera fu lasciata incompleta. Ma dalle scarse tracce di colore rilevate come il blu sul mantello della Vergine e il rosso sul vestito del Padre Eterno e del Cristo, questa affermazione risulta inattendibile.

Mario Perotti, infatti, ci spiega come i colori della “pittura a tempera” siano stati bruciati dal latte di calce utilizzato per intonacare tutta la chiesa, forse per disinfestazione contro la peste. L'abside di sinistra fu restaurata nel 1980 circa scoprendo per intero tutto il progetto pittorico di Hans Clemer e riaprendo le monofore delle absidi minori.Vi aspettiamo quindi per conoscere HANS CLEMER.

La vita del Clemer verrà raccontata da Daniela Bernagozzi con il suo libro «HANS CLEMER in Valle Maira», e la sua Arte da Candida Rabbia docente di Storia dell'Arte al liceo Classico di Cuneo. Durante il pomeriggio per arricchire la nostra cultura verranno proiettati interessanti documenti e fotografie. L'ingresso è libero.

c.s.

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