Caro Direttore,
ritengo assolutamente stimolante l’articolo del direttore Barbara Pasqua sulle caratteristiche che si augura possegga il Presidente dell’A.T.L.
Lo ritengo stimolante perché è figlio dei nostri tempi: momenti difficili e un po’ confusi nei quali si rischia di leggere in qualche curriculum politico “mai indagato”.
Andando di questo passo fra un po’ si chiederà al direttore di un giornale di saper leggere e scrivere e al responsabile di una sala operatoria di essere laureato in medicina.
A parte le battute, l’argomento turismo è di tale importanza per l’economia, lo sviluppo e l’occupazione del nostro territorio, che credo si debba richiedere a chi farà parte dell’A.T.L. di possedere caratteristiche tali da rendere un buon servizio.
Parlare almeno due lingue straniere (e quindi essere in grado di capire e di farsi capire con gli interlocutori stranieri) ed avere tempo da dedicare all’incarico, mi paiono precondizioni che nemmeno si dovrebbero porre in discussione.
E’ lecito chiedersi:” Se non si posseggono….cosa si va a fare in ATL?”.
Penso, invece, che occorra essere capaci, in grado di allacciare relazioni e poi di gestirle e profondi ed appassionati conoscitori del settore.
In una parola in grado di aiutare i “turismi” a crescere e a sviluppare tutte le proprie importanti funzioni.
Ho usato il termine al plurale, perché ormai di turismi occorre parlare, affrontando con competenza le loro diversità e aiutando e incentivando il territorio alla creazione di un sistema integrato che possa fare sinergia tra tutti gli attori assicurando valide ricadute.
Di questo abbiamo assoluto bisogno, augurarsi che chi se ne occuperà (a qualunque titolo, da presidente come da consigliere) conosca le lingue ed abbia tempo per svolgere questo ruolo mi pare veramente il minimo.
E, data l’importanza del settore, non dobbiamo né possiamo certo permetterci di fermarci al minimo!
Cordialmente
Beppe Tassone
















