Tranquilla seduta consiliare di mezza estate, ieri sera, a Saluzzo.
La riunione, dedicata per lo più a temi finanziari con una digressione finale sull’urbanistica, non ha fatto registrare spigolosità di sorta.
La calura, evidentemente, ha effetti benefici, visto che le ultime sedute, a fronte di una temperatura decisamente più mite, erano invece state roventi.
In apertura, il presidente del Consiglio comunale ha rivolto un pensiero di gratitudine, cui si è associata tutta l’assemblea, a Bruno Barbero, storico elettricista del Comune che va in pensione dopo oltre 42 anni di onorato servizio.
La questione che ha tenuto banco più a lungo è stata l’interrogazione presentata dalla minoranza (prima firmataria l’esponente di Forza Italia Daniela Contin) su Irpef e 5 x 1000.
Un quesito che ha consentito al vicesindaco e assessore alle Finanze Franco Demaria di snocciolare una serie di dati non tutti di agevole comprensione e, soprattutto, di non univoca interpretazione ai fini dello stabilire lo stato di salute dell’economia saluzzese e, di riflesso, delle casse comunali.
“I segnali – ha detto Demaria – sono caratterizzati da luci ed ombre. La curva più bassa l’abbiamo toccata negli anni 2012/2013, mentre adesso, pur con tutta la cautela che va posta alla materia, constatiamo segnali di ripresa, per quanto timidi”.
“La finalità della nostra interrogazione – hanno osservato i consiglieri di minoranza Daniela Contin e Carlo Savio – era di capire dove sta andando l’economia saluzzese. Alcuni numeri, anche se parziali, ci fanno nutrire timori. Auspichiamo che i restanti mesi dell’anno consentano di dissiparli, perché in caso contrario significherebbe che il reddito dei saluzzesi è in flessione. A maggior ragione – hanno aggiunto – se si considera l’aumento dell’addizionale Irpef”.
“Dobbiamo capire – ha affermato sempre dai banchi dell’opposizione Danilo Rinaudo – da questi dati dove va l’economia saluzzese per cercare di porre in essere, per quanto di nostra competenza, tutti quegli accorgimenti utili a rimetterla in moto o comunque a contenerne gli effetti negativi, soprattutto in riferimento alle scelte fiscali che andremo ad adottare”.
La discussione si è comunque svolta con toni pacati e sorprendentemente collaborativi.
Per quanto concerne l’ambito urbanistico è stata valutata una variante al piano regolatore che interessa un’area di 37 mila metri quadri in via Pignari, compresa tra la tangenziale est e via Bovo, destinata ad insediamenti produttivi, che è stata sdoppiata in due lotti.
Seduta pacata, dicevamo, con un sindaco stranamente taciturno.
Ma forse si trattava soltanto degli effetti della canicola, appena mitigata dal debole temporale che ha accompagnato l’assemblea consiliare.











