Ha preso il via oggi, martedì 27 settembre, la regolamentazione del traffico nel centro di Demonte. 480 metri a senso unico alternato, regolato da un semaforo, per consentire i lavori di rifacimento delle facciate di via Martiri, il cuore del paese. I lavori dovrebbero durare fino a fine novembre, per poi riprendere a marzo 2017 e terminare a maggio.
Il senso unico alternato sarà sospeso solo la domenica e nei giorni festivi infrasettimanali.
La questione, oggetto anche di un consiglio comunale aperto lo scorso 19 settembre, non è di quelle più serene per il paese della Valle Stura, da anni "vittima" del passaggio di tir e camion, con le conseguenze del caso: rumori, vibrazioni, inquinamento.
A questo proposito, sulla questione ci ha scritto Ezio Barp, tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro. Riportiamo alcuni stralci della sua lettera.
"Demonte è un paese strano. Ci sono nato, ci ho vissuto conservando bellissimi ricordi, ma i demontesi sebbene io sia e mi consideri uno di loro, li ho sempre trovati un po’ strani, proprio come il paese e probabilmente come me.
Lunedì sera 19 settembre 2016 mi sono recato presso la sala consiliare comunale per assistere alla seduta della Giunta aperta al pubblico, come da istanza del gruppo di minoranza: il tema della discussione è stata la questione di come regolare il traffico veicolare (in particolare quello pesante) durante lo svolgimento dei lavori di ristrutturazione delle facciate degli edifici prospettanti la via centrale del paese, via Martiri e caduti per la libertà.
Questione assai spinosa e sentita in quanto il traffico pesante dovuto agli innumerevoli TIR transitanti per Demonte, la maggior parte destinati allo stabilimento delle acque minerali, ma anche transfrontalieri, sta inesorabilmente portando alla morte del paese: le attività commerciali stanno diminuendo drasticamente (ci si è mezza pure la crisi economica di mezzo), i vecchi negozi sono mezzi chiusi e molte abitazioni del centro sono disabitate. Un vero peccato in quanto Demonte possiede una struttura architettonica molto rara per dei paesi di montagna, con due arcate di portici ai lati della via principale che ne fanno una piccola perla.
Però, negli ultimi anni percorrere o transitare sotto quei portici o semplicemente attraversare la strada principale sta diventando arduo: l’assurdo traffico di mezzi pesanti che si è venuto a creare sulla SS 21 del colle della Maddalena ha generato e continua a creare un inquinamento aerodisperso dovuto ai fumi di combustione dei veicoli associato a inevitabili problemi quali rumore e vibrazioni, che è diventato insopportabile e insostenibile; inoltre la particolare struttura del centro del paese contribuisce a creare una dannosa sinergia catturando i fumi che escono dai tubi di scappamento che vengono “trattenuti” dai portici stessi: la conferma la si può ben vedere sulle pavimentazioni, sui muri e sulle finestre degli edifici dove quotidianamente si accumula polvere nerastra soprattutto causata dai motori diesel.
Ad aprile 2016 l’allora giunta comunale aveva convocato un’assemblea pubblica per avvisare dell’intenzione di procedere in estate e autunno dello stesso anno alle opere di restauro e ritinteggiatura degli edifici specificando che per consentire l’installazione delle opere provvisionali (ponteggi etc.) aveva già preso accordi con Regione, Provincia, Prefettura e Anas al fine di far transitare i mezzi pesanti in direzione del confine di Stato sulla strada provinciale destra Stura (la cosiddetta strada militare) e consentendo agli stessi TIR solo la discesa a valle attraverso l’abitato centrale di Demonte: per questo erano stati chiesti e ottenuti dalla Provincia dei lavori di riassestamento e adeguamento della strada provinciale ex militare per una spesa a di oltre 200 mila euro!
L’allora Sindaco Bertoldi aveva spiegato ai presenti i motivi di questa scelta temporanea, trovando mugugni da qualche abitante delle frazioni oltrestura che non gradivano lo spostamento temporaneo di parte dei TIR in prossimità delle loro case: i lavori avrebbero dovuto iniziare a fine maggio, poi interrompersi a luglio e agosto (mesi cruciali per il turismo e il commercio) e infine riprendere a settembre. Questi lavori sono stati ben visti sia perché così si migliora l’estetica del paese ma pure perché per un certo periodo di tempo, ci sarebbe stato il dimezzamento del traffico pesante nell’arteria stradale del paese con beneficio, seppur temporaneo, della qualità dell’aria e della vivibilità per gli abitanti che si affacciano su di essa.
Poi una serie di ritardi, imprevisti ecc. e, nel mentre, le nuove elezioni comunali con un cambio di Giunta: attualmente è diventata Sindaca l’ex vice-sindaco di Bertoldi, ma su un’altra sponda. I lavori non sono ancora iniziati, ma è cambiato radicalmente l’approccio al problema congestionamento del centro abitato di Demonte: infatti la nuova Giunta con in testa la Sindaca ha autonomamente deciso e senza alcun preavviso di non far più transitare i TIR salenti sulla strada militare, ma di porre due semafori all’inizio e alla fine del tratto di SS 21 che attraversa l’abitato: la strada militare è salva.
Durante il consiglio comunale aperto si sono succedute varie domande al perché di questo cambio di rotta alle quali la Giunta, o per meglio dire la Sindaca e l’architetto che la segue, hanno risposto in modo poco convincente.
In tutti i centri abitati, dal capoluogo di provincia a Borgo San Dalmazzo, il traffico pesante viene deviato fuori dal centro abitato, sia per l’inquinamento da fumi e rumore, sia per ridurre la probabilità di incidenti: a Demonte invece succede il contrario e cioè non si dà metà del traffico alla strada provinciale destra Stura (ripeto: solo la metà poiché il traffico in discesa verso valle sarebbe passato ugualmente per via Martiri e Caduti della libertà) per congestionare nuovamente e ancora di più la SS21 e il centro del paese. Arci strano.
I diretti interessati e cioè gli abitanti sulla via principale di Demonte e i commercianti, perché non sono stati consultati?
In questa seduta aperta al pubblico si è parlato di tante cose, tranne di un argomento: la “tutela della salute dei propri cittadini” che, come Autorità sanitaria locale, dovrebbe essere la prima preoccupazione di ogni Primo cittadino. Se non è strano questo".
Bisognerà aspettare qualche giorno prima di capire davvero l'impatto del senso unico alternato, con il semaforo che resta rosso per circa quattro minuti, sul traffico in paese e, più in generale, su quella tratta della SS21 del Colle della Maddalena.