Risale storicamente al 15 ottobre 1872 (ovvero esattamente 144 anni fa oggi), la fondazione del corpo degli Alpini, una realtà che tocca la nostra provincia da vicino e in modo assolutamente profondo, tanto da meritare un ricordo, un piccolo approfondimento.
Originariamente formatisi come forza a protezione dei confini con la Francia, la Svizzera e l'Impero Austro-Ungarico, gli Alpini riconoscono ben due "padri fondatori": il generale Cesare Ricotti-Magnani e il generale e poi Senatore della Repubblica Giuseppe Domenico Perrucchetti.
A quest'ultimo, in effetti, si deve la prima riflessione seria e fondata, riportata in un articolo pubblicato sulla Rivista Militare Italiana proprio nel 1872, sull'istituzione di un corpo militare che presidiasse i valichi alpini, formato (per lo più) integralmente da chi con la montagna aveva e avrebbe avuto a che fare da e per tutta la vita, detentori della forza d'animo e delle capacità per sopravvivere e anzi sfruttare in modo positivo le sue numerose fonti di disagio. A Ricotti-Magnani, invece, si deve l'istituzione concreta delle prime quindici compagnie di Alpini, inserite con un astuto stratagemma politico in un più ampio processo di riforma dell'apparato militare.
Curiosamente, Perrucchetti sarebbe stato visto non proprio di buon occhio a una qualunque delle partecipatissime Adunate Nazionali (di cui l'ultima, è da ricordare, si è tenuta ad Asti lo scorso maggio): di fatto, lui non fece mai parte del corpo degli Alpini.
La nostra provincia non può certo esimersi dal commemorare questa ricorrenza e proprio questo oggi pomeriggio alle 15, presso l'ex-stazione ferroviaria di Cuneo Gesso, sarà inaugurato il monumento commemorativo dedicato alla "Divisione Alpina Cuneense".