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Saluzzese | 02 dicembre 2016, 12:46

Saluzzo, Paolo Falco presenta il suo secondo lavoro intitolato “E Impareremo A Sorridere”

Allo Spazio culturale piemontese a Saluzzo, in corso Roma 4 il diciotto dicembre alle sei di pomeriggio

Saluzzo, Paolo Falco presenta il suo secondo lavoro intitolato “E Impareremo A Sorridere”

Paolo Falco, diciassettenne cuneese, a un anno dall’uscita del suo primo romanzo, presenterà il suo secondo lavoro intitolato “E Impareremo A Sorridere”, pubblicato da Umberto Soletti Editore: la storia di un rapporto d’amore che improvvisamente finisce.

Verrà presentato per la prima volta allo Spazio culturale piemontese a Saluzzo, in corso Roma 4 il diciotto dicembre alle sei di pomeriggio. Lì ci sarà la possibilità di acquistarlo, farsi firmare la copia e scambiare due parole con lo scrittore.

Carattere esuberante, mente diabolica, sorriso beffardo, così si presenta Paolo Falco sotto i riflettori di TargatoCN.

Ehi gente, questo è un libro di centocinquanta pagine in cui espongo i miei pensieri, spesso riferiti a una ragazza che ora non c'è più (se n'è andata a vivere altrove). Si può quindi considerare un libro che fondamentalmente tratta la tematica dell'amore in uno stile molto diverso dal solito. Premetto di non aver mai letto roba d'amore ma le poche volte che mi è capitato di farlo sono rimasto annoiato dallo stile che tutti hanno adottato.

Il mio libro ha pochi dialoghi, ma in sostanza è un unico dialogo, capisci quello che intendo?

Sai, credo sia un buon libro, di quelli da masticare lentamente, pagina dopo pagina, concetto dopo concetto”.

E’ già stato presentato?

In realtà sì, l'ho già presentato in anteprima al Nuvolari. C'erano anche i trienni del Liceo Artistico e lì ho espresso il mio parere su vari argomenti. Ad alcuni non è andato giù il mio modo di impormi, ma poco m'importa… secondo me sono andato alla grande ed è questo che conta.

Riguardo alla presentazione ufficiale che si terrà il diciotto dicembre a Saluzzo, vi ricordo che siete tutti invitati e, perché no, se siete nei dintorni andiamo poi a mangiare carne pregiata e a bere vino costoso. Scherzo, come al solito faremo baldoria in posti chiassosi”.

Data la tua età, come vedi la situazione letteraria dei giovani in Italia?

Diamine, non mi piace affatto. Pochi giovani ne sono sinceramente interessati. Io non sono nessuno per giudicare la vita degli altri, ma quando mi guardo intorno trovo un sacco di finocchi viziati che pensano solamente ad apparire con i loro vestiti imbarazzanti. Ma d'altronde è giusto così, l'arte non è una cosa per tutti, amico. C'è gente che in quel mondo non potrebbe durare due minuti.

Là fuori tutti si spacciano per persone diverse, disadattate e folli. Ma spesso, con tante di queste, rischi di annoiarti anche nel bel mezzo di una sbronza colossale”.

 Hai in progetto altri libri?

Sì, e non credo bisognerà aspettare molto prima del terzo.

Non preannuncio nulla, ma posso dire che sarà un qualcosa di fenomenale. Credo che nel genere della narrativa italiana sarà uno dei migliori degli ultimi dieci anni”.

Quindi dobbiamo aspettarci qualcosa di grande?

Assolutamente sì”.

Lorenzo Rosso

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