Dovrebbe essere la volta buona. In Castiglia, il ristorante-caffetteria nei locali al piano terreno dell’ex Castello dei marchesi di Saluzzo, a livello del cortile d’onore, potrebbe essere già aperto a fine settembre. Lo gestirà Luca Banchio, titolare dell’Osteria del Molar di Envie che ha vinto la gara di affidamento, unica offerta pervenuta alla scadenza, il 16 maggio scorso.
Il contratto di affitto con il Comune avrà validità 18 anni con un canone di 18 mila euro annui, cifra superiore a quella posta a base di gara, informa l’architetto Flavio Tallone dirigente del Governo del Territorio, responsabile del provvedimento.
Non più quindi il ristorante pizzeria con cui, nel 2015, l’Amministrazione aveva formalizzato il contratto di affidamento dei locali nell’ex carcere, dietro proposta diretta del gestore saluzzese, dopo una prima gara pubblica andata deserta.
Il locale, secondo il contratto, avrebbe dovuto aprire nella primavera del 2016, data prorogata dietro sollecito del Comune all’autunno dello stesso anno, ma che non ha mai visto l’avvio lavori.
L’Amministrazione aveva poi provveduto ad annullare il contratto di affitto in questione, per mancato rispetto dei tempi esplicitati dal bando. Subito dopo era stata indetta un’altra procedura di gara, pubblicata dal 14 aprile al 17 maggio scorso sul sito del Comune e sull’albo Pretorio, alla cui scadenza, la Commissione ha provveduto all’aggiudicazione dell’affitto al’unica offerta pervenuta: quella del ristoratore di Envie, nonostante vari interessi manifestati.
Luca Banchio, 31 anni di Barge, cuoco, diplomato all’alberghiero Donadio di Dronero, chiuderà il 25 giugno la sua osteria del Molar che gestisce da tre anni, per dedicarsi al nuovo ristorante in Castiglia. Non c’è ancora un nome, ma certamente sarà legato ad uno dei temi del maniero, ex casa di reclusione.
“Se va tutto bene, lavori consentendo, penso di poter rispettare la data di apertura di fine settembre – afferma Banchio -. Sarà un locale un po’ come lo è il Molar, raffinato, elegante, ma senza eccessi, con prezzi medi e un’offerta che va dai piatti tipici piemontesi a quelli più “moderni” di una cucina in evoluzione, anche a base di pesce fresco. Ho voluto cogliere questa occasione soprattutto per il potenziale che vedo nella Castiglia".
Il ristorante potrà contare anche su due dehors: uno nel cortile d’onore, il secondo sul lato opposto, di fronte al camminamento lato collina. Il gestore dovrà per contratto garantire il servizio caffetteria nei giorni di apertura dei musei e durante gli eventi e avrà la responsabilità e sorveglianza della Castiglia nelle ore notturne di apertura del ristorante.
















