La CGIL in corteo a Torino contro l'aumento dell'età pensionabile: in protesta anche la delegazione cuneese

Nemmeno l'arrivo dell'inverno ha fermato la grande manifestazione programmata dalla CGIL a Torino per la mattinata di oggi, sabato 2 dicembre, volta a bloccare l'innalzamento dei requisiti per la pensione, e a protestare in generale contro le ultime proposte del Governo in materia di lavoro e futuro previdenziale per i giovani.

La delegazione cuneese del sindacato è arrivata alle 10 a Porta Susa, in tempo per la partenza del corteo, cui ha partecipato con il consueto trasporto sotto pioggia, nevischio e gelo.

Secondo le informazioni rese pubbliche dalla CGIL, nel 2019 dovrebbe essere previsto un aumento dei requisiti di età ad una nuova soglia di 67 anni in base alle aspettative maggiori di vita riscontrate dall’Istat (utilizzato come parametro principali sulle pensioni). Solo 15 le categorie che saranno escluse: quelli che fanno lavori particolarmenete usuranti, come le insegnanti di nidi e materne, i camionisti o gli operatori ecologici. Questi potranno andare in pensione di vecchiaia a 66 anni e 7 mesi (e con 42 anni e 10 mesi di contributi invece che 43 anni e 3 mesi), a patto che soddisfino i requisiti di 7 anni di mansione nei 10 anni precedenti il pensionamento e almeno 30 anni di contributi: "Un intervento del tutto marginale", sostiene la CGIL.

Sono 20 mila le persone in totale riunite in Piazza San Carlo con l'occasione della manifestazione: il più grosso assembramento dallo scorso 3 giugno.