/ Politica

Politica | 09 maggio 2018, 10:44

Enrico Costa: “Ritengo inevitabile il voto a luglio”

A giudizio del parlamentare monregalese, rientrato nel gruppo di Forza Italia, i margini di mediazione si sono esauriti. Per questo il tentativo del Presidente della Repubblica è destinato ad andare a vuoto. “Prematuro – dice - parlare oggi di candidature”

Enrico Costa

Enrico Costa

Enrico Costa, nonostante la giovane età è, insieme a Guido Crosetto, uno dei parlamentari più longevi e dunque di maggior esperienza politica. Gli abbiamo rivolto alcune domande sulla situazione politica attuale, nella giornata in cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella potrebbe affidare l’incarico ad un tecnico super partes.

E’ questo l’ultimo tentativo per cercare di  formare un governo laddove hanno fallito i partiti, un tentativo che pare però destinato ad avere poche chances.

- On. Costa, si andrà a nuove elezioni?

Ritengo che ormai ci siano pochi margini di mediazione. Non vedo altra strada.

- Quali sono i passaggi istituzionali che si annunciano nei prossimi giorni?

Il Presidente della Repubblica affida l’incarico e viene predisposta una lista di ministri. Il nuovo Governo si presenta alla Camere, ma se manca il voto di fiducia del Parlamento Mattarella non potrà far altro che prenderne atto e sciogliere le Camere. Il Governo, fino all’insediamento di quello nuovo, resterà in carica per il disbrigo degli affari correnti.

- Quindi voto a luglio?

Mi sa di sì.

- Il cittadino si chiede che senso abbia ritornare alle urne dopo soli  quattro mesi e con le stesse modalità di voto. Secondo lei cambierà qualcosa?

Dalle elezioni del Molise e ancor più da quelle del Friuli è venuto un messaggio chiaro: il centrodestra è in forte ascesa, il centrosinistra è in affanno e il MoVimento 5 Stelle non sfonda al Nord.

- Si andrà al voto con le stesse coalizioni?

Direi di sì. Il quadro delle alleanze sarà verosimilmente quello del 4 marzo, salvo forse un possibile riavvicinamento tra Pd e Liberi e Uguali che potrebbe avere ricadute su qualche collegio maggioritario.

- Al di là delle dichiarazioni ufficiali, i rapporti tra Lega e Forza Italia restano tesi. Il centrodestra resterà unito?

E’ innegabile che oggi la Lega abbia il vento in poppa, ma il turbo glielo dà l’area moderata di Forza Italia. Senza di questa la Lega, pur in crescita, non riuscirebbe a governare. E’ interesse di entrambi restare uniti. Ci sono tante amministrazioni, specie nel Nord, che hanno dato prova di buon governo e che rischierebbero di essere messe a rischio in caso di rottura.

- Secondo lei, per quel che riguarda la provincia di Cuneo, le liste vedranno gli stessi protagonisti del 4 marzo?

Non sono in grado di dirlo. Penso che nessuno oggi possa dare una risposta a questa domanda.

- Pensa di ricandidarsi?

Non dipende da me. Com’è noto ho aderito al gruppo di Forza Italia. C’è buona sintonia sia a livello nazionale che locale. Ciò premesso, le Camere non sono ancora state sciolte per cui ritengo prematuro parlare di candidature.

Giampaolo Testa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium