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Economia | 26 ottobre 2018, 16:17

"Banda ultralarga": i ritardi nel piano preoccupano aziende e amministrazioni

Attivato in Confindustria uno sportello per favorire il dialogo con Open Fiber, aggiudicatario dei lavori

"Banda ultralarga": i ritardi nel piano preoccupano aziende e amministrazioni

La connettività a banda larga rappresenta un fattore strategico per lo sviluppo del territorio in termini di crescita economica e di coesione sociale. Il grande interesse per questo tema è stato dimostrato dal partecipato convegno dedicato alla banda ultralarga e all’agenda digitale regionale che Confindustria Cuneo ha organizzato nei giorni scorsi insieme a Confindustria Piemonte e Camera di Commercio di Cuneo. Erano presenti numerose imprese, amministratori e primi cittadini. Dai lavori e dall’ampio dibattito che ha coinvolto gli attori del digitale, Infratel Italia e Open Fiber, rispettivamente soggetto attuatore del Piano Banda Ultralarga del Governo e operatore economico aggiudicatario del I e II bando di gara indetti da Infratel, Anci ed Uncem, sono scaturite importanti riflessioni e anche perplessità sul “timing” dei lavori.

L’Europa ha fissato gli obiettivi, recepiti dai singoli Stati membri, ma l’Italia è in forte ritardo sulla tabella di marcia e a livello provinciale le cose non vanno meglio. Il Piano regionale prevede un investimento di oltre 283 milioni di euro, ma i cantieri procedono lentamente. Un ulteriore fattore di criticità è rappresentato dalla manodopera necessaria: per realizzare gli interventi entro la data prevista, occorrerebbero risorse che al momento non sono disponibili sul territorio. Inoltre non sono chiare le logiche di attuazione e la scelta delle priorità con cui deve essere attuato il piano digitale regionale.

Un elemento positivo è dato dall’impegno di coprire le aree industriali, ma non bisogna dimenticare le aree montane e collinari dove sono presenti attività imprenditoriali e turistiche che in molti casi non sono ricomprese nei piani di copertura.

“I servizi digitali avanzati sono una priorità per l’evoluzione sostenibile del territorio – commenta Mauro Gola, presidente di Confindustria Cuneo -. Si stima che per ogni 10% di diffusione dell’Internet veloce si generi una crescita dell’1,2% del Prodotto Interno Lordo, una ricaduta di grande valore per l’intera economia”.

“Terremo alta l’attenzione su questo tema – afferma Giuseppe Viriglio, presidente della Sezione Logistica Trasporti di Confindustria Cuneo – e siamo pronti a raccogliere tutte le osservazioni delle imprese per segnalare eventuali problematiche agli enti attuatori del piano, favorendone la risoluzione attraverso un ruolo di concreta mediazione tra gli interessi delle imprese e le azioni dell’operatore economico”.

Nei giorni successivi al convegno, la Provincia ha precisato che i ritardi nelle autorizzazioni da parte dell’ente sono da attribuirsi ad un’insufficiente e imprecisa progettazione da parte di Open Fiber e che l’ente assicura la massima celerità dell’iter autorizzativo, consapevole dell’importanza fondamentale del piano di cablaggio.

“Monitoreremo da vicino l’attuazione del piano e tramite il nostro sportello dedicato alla Banda Ultralarga – conclude Giuliana Cirio, direttore di Confindustria Cuneo – favoriremo l’incontro delle imprese e dei sindaci con Open Fiber per facilitare un dialogo che non sempre è risultato fluido”.

comunicato stampa

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