Ottanta giorni di silenzio sono passati dallo scorso 25 settembre quando il consiglio comunale della città di Cuneo ha approvato un ordine del giorno in cui s’impegnava la Giunta a fornire alle commissioni interessate gli elementi utili a chiarire i rapporti tra il comune e la società Eurofimm in merito a piazza della Costituzione e alla vicina via Luigi Einaudi.
Ugo Sturlese ha quindi riportato la questione al centro del consiglio comunale nella serata di oggi (lunedì 17 dicembre), in un nuovo consiglio comunale, chiedendo che venga consegnato ai consiglieri il certificato di collaudo di via Einaudi... in caso esista.
“La questione va avanti da circa 30 anni ed è quindi tanto più assurdo che io abbia dovuto chiedere personalmente gli atti per avere una risposta a qualcuno dei dubbi sollevati negli scorsi mesi - ha sottolineato il consigliere - . L’interpellanza di questa sera cerca di giungere a una risposta precisa; siamo pronti a difendere il pubblico interesse in ogni sede e modo, compresa la certificazione di possibili danni erariali e responsabilità”.
I punti al centro della discussione sono stati quindi due: non solo l’effettiva percorribilità di via Einaudi (che senza un documento di collaudo sarebbe chiaramente più che questionabile) ma anche la mancanza di risposte da parte dell’amministrazione, sottolineata dagli interventi di Maria-Luisa Martello - che l’ha definita “inspiegabile e inaccettabile” - e Laura Peano, ben più polemica: “Mettete a disposizione a noi consiglieri i faldoni; non è possibile che il personale del comune atto a diramare la vicenda, pagato, non sia ancora riuscito a spulciarli”.
E secondo l’assessore Luca Serale i lavori si trovano molto vicini a una conclusione, seppur rallentati dalla mole ampissima e dal fatto che la documentazione fino al 2002 si depositasse alla regione Piemonte. Rispetto al collaudo di via Einaudi, però, l’assessore ha ammesso come non esista un documento vero e proprio che la certifichi manche come la sua mancanza sia “proprio una delle questioni aperte che stiamo cercando di risolvere”.
Negli ultimi giorni dell’anno prenderà servizio un nuovo tecnico dell’ufficio urbanistica, recentemente assunto. Che questo implemento riesca a dare il definitivo slancio all’analisi dei documenti, e la parola fine alla trentennale diatriba?