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Attualità | 05 gennaio 2019, 15:05

"Decreto Sicurezza", l'ANPCI scrive a Conte e Salvini: "Ascoltate la voce dei comuni con meno di 5mila abitanti"

"Sull’argomento in oggetto già nel 2017 come Anpci avevamo presentato al governo proposte dettate dall’esperienza acquisita direttamente sul campo, gomito a gomito con i propri cittadini"

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Le recenti diatribe tra amministrazioni locali e Governo centrale in merito al "Decreto Sicurezza" non potevano non arrivare a toccare la nostra provincia Granda.

A farsi portavoce delle istanze dei comuni fino a 5mila abitanti, l'ANPCI che ha scritto direttamente al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell'Interno:

"Le problematiche sorte in questi giorni tra Anci e Governo non devono far dimenticare che sul territorio nazionale esiste l’ Anpci, “Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia”, che rappresenta la voce vera dell’Italia minore, ma che minore non è. La voce dei sindaci, dei comuni fino a 5000 abitanti, che amministrano oltre 10 milioni di cittadini e presidiano circa il 60% del territorio. Un territorio che va costantemente curato e manutenuto. Sindaci che, attraverso Anpci, hanno il sacrosanto diritto di essere ascoltati a loro volta su tutte le problematiche che li investono alla pari dei rappresentanti delle altre associazioni di enti locali".

"Sull’argomento in oggetto già nel 2017 come Anpci avevamo presentato al governo proposte dettate dall’esperienza acquisita direttamente sul campo, gomito a gomito con i propri cittadini - prosegue la lettera - ; dettate da quel riconosciuto buon senso tipico degli amministratori che si confrontano quotidianamente con i problemi dei loro amministrati. La nostra esperienza da collaudati sindaci di trincea, volontari della pubblica amministrazione, ed il nostro buon senso sono risorse di cui il sistema delle autonomie locali non può fare a meno".

L'associazione richiede quindi un incontro formale per "portare il nostro contributo su un tema delicato che va trattato e condiviso senza scontri nel rispetto del legge".

s.g.

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