Un vero successo di partecipanti per la Carovana della Pace 2019 dal titolo "Prima che gridino le pietre", tenutasi nel pomeriggio di oggi (domenica 22 settembre).
Appuntamento importante per riflettere su temi ancora davvero d'attualità, nato nel 1986 per ricordare il primo eccidio nazi-fascista in Italia - perpetrato a Boves il 19 settembre 1943 - , la carovana ha visto la partecipazione di molte persone da Cuneo, Borgo San Dalmazzo e Chiusa Pesio (e tutti i paesi della zona toccati dal corteo).
Con arrivo in piazza Italia a Boves alle 16 circa, la Carovana ha poi dato spazio agli interventi di don Luigi Ciotti, don Pierluigi Di Piazza e zia Caterina.
"La pace é un diritto di tutti, é il diritto a esistere - ha detto don Ciotti nel suo intervento - . Non si tratta di vivere in pace, ma di vivere per la pace. Nemici della pace sono vedere il male e non fare nulla, l'opportunismo. E, in un mondo in cui 4 miliardi di persone si trovano in povertà assoluta e 26 persone detengono tutta la ricchezza, le ingiustizie".
"Pace vuol dire giustizia sociale: non possiamo stare zitti, inermi, davanti a tante cose che stanno succedendo. Le leggi devono tutelare i diritti, non i consensi; è necessario ripartire da due cose fondamentali, la conoscenza e le relazioni, che sono le strade per crescere in umanità e cultura".