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Attualità | 12 ottobre 2019, 13:10

Ferrovia del Tanaro, da semplice infrastruttura a risorsa di un intero territorio (FOTO e VIDEO)

Treni costantemente sold out e richieste continue di biglietti, anche dall'estero: i sindaci della valle si dicono pronti a chiedere il sostegno della Regione Piemonte per provare a riattivare la tratta per il servizio pubblico

Ferrovia del Tanaro, da semplice infrastruttura a risorsa di un intero territorio (FOTO e VIDEO)

La sensazione che si avverte percependo lo sferragliare delle storiche carrozze Centoporte, condivisa peraltro da chi conosce il passato, a tratti travagliato, di quei binari, è che la Ferrovia del Tanaro non abbia ancora espresso appieno il suo potenziale, non certo per demeriti propri.

Un'opinione confortata dai numeri, insindacabili giudici di un verdetto immune da periodi ipotetici: nelle ultime 48 ore, la Ceva-Ormea è stata/sarà percorsa da oltre 500 persone.

Le prime 246 (222 studenti della primaria "Pietro Micca" dell'istituto comprensivo "Cena" e della primaria "Manzoni" dell'istituto "Pacinotti" di Torino, accompagnati da 24 docenti e accolti in stazione dall'assessore di Garessio al Turismo e alla Cultura, Paola Carrara, e dalla parlamentare Chiara Gribaudo) hanno apprezzato il fascino della val Tanaro ammantata d'autunno, con le cromie tipiche della stagione a far da sfondo sulle montagne che abbracciano e idealmente proteggono Garessio e Ormea.

Le restanti 270 saranno invece a bordo del treno che domenica 13 ottobre partirà da Torino Porta Nuova alla scoperta della natura incontaminata, della storia e della gastronomia di qualità.

Non solo: da quando la linea è stata inserita dalle Ferrovie dello Stato nel progetto "Binari senza Tempo", si è costantemente registrato il sold out e sono piovute richieste continue di biglietti, anche da altre regioni italiane e addirittura dall'estero. "Intravediamo margini di miglioramento - spiega Irene Sandri di "VIC Tour Operator", gestore dei viaggi lungo la tratta -. Gli ospiti di questi treni si sono detti sempre soddisfatti e pensiamo che si possano ideare nuove corse con ulteriori percorsi tematici in grado di incontrare le esigenze di tutti".

"I risultati parlano chiaro - le fa eco Ferruccio Fazio, sindaco di Garessio -: le famiglie trascorrono una giornata diversa, si fermano nel nostro territorio, pranzano nei nostri ristoranti ed effettuano acquisti nelle nostre attività commerciali. La nostra ferrovia rappresenta un volano economico fondamentale".

Giampietro Rubino, presidente dell'associazione "Ferrovia del Tanaro", dal canto suo ritiene che si debba iniziare a "lavorare su una programmazione a lunga scadenza, auspicabilmente triennale" e ipotizzare a stretto giro di posta una sinergia con la vicina Liguria: "Sarebbe così strano predisporre un itinerario che colleghi Savona alla nostra vallata?".

"Chissà che un domani la Ferrovia del Tanaro non possa tornare a essere operativa anche per il servizio pubblico", asserisce con aria sognante ma non troppo Giorgio Ferraris, presidente dell'Unione Montana Alta Val Tanaro; d'altro canto, un tempo la Ceva-Ormea supportava gli spostamenti quotidiani dei pendolari della vallata, dunque si tratterebbe soltanto di un ritorno alle origini e di conferire ulteriore valore e importanza agli sforzi economici fin qui effettuati da RFI per le opere manutentive e di ripristino, dopo gli eventi alluvionali del 1994 e del 2016, della tratta.

Intanto, i sindaci dei Comuni attraversati dai binari si dicono pronti a chiedere il sostegno della Regione Piemonte per riattivare 365 giorni all'anno una linea ultracentenaria, costruita tra il 1889 e il 1893 e percorribile a vapore sino al 1938, anno in cui fu elettrificata in trifase. Danneggiata dai cruenti accadimenti della Seconda Guerra Mondiale, venne ricostruita e deelettrificata il 1° settembre 1973, unica ferrovia in Italia a subire tale trattamento. Fu quindi esercita con materiali diesel fino al 2012, anno in cui fu definitivamente chiusa.

Il resto è storia nota, con il viaggio sperimentale del 3 febbraio 2016 alla presenza dell'ex assessore regionale al Turismo Antonella Parigi, la riattivazione con corse speciali grazie al progetto "Binari senza Tempo", il disastro figlio delle furenti acque del Tanaro e la rinascita dell'ultimo periodo, che lascia intravedere interessanti prospettive di sviluppo, in chiave turistica e non solo, grazie anche alle iniziative di supporto attuate dal progetto "D'Acqua e di Ferro".

Gli amministratori (regionali e locali) di oggi godono inoltre di un vantaggio incontrovertibile: il futuro della Ferrovia del Tanaro è tutto da scrivere e la penna è fra le loro dita. Guai a depauperarlo.

Alessandro Nidi

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