Le cose che amiamo, richiedono cura. Prendersi cura di qualcuno e qualcosa è una forma di amore, sempre. Che siano persone, animali, piante o passioni.E una domanda importante è: vi state prendendo cura della vostra vita?
Ogni tanto è bello fermarsi a pensare e riflettere sugli ambiti della nostra vita, chiedendoci come stiamo gestendo le relazioni, il lavoro, la casa, i progetti... e in questo modo, ci possiamo anche accorgere che spesso si lascia da parte “la cura” perché siamo troppo presi da impegni e dalla frenesia del fare.
Siamo immersi in vite ricche di impegni, di scadenze, di ritmi frenetici che a volte fanno si che perdiamo di vista le cose importanti. Come se un fiore non lo si innaffia, anche le relazioni, se non le coltiviamo, perdono colore, appassiscono, si spengono.
È importante, per crescere rigogliosi, nutrire le emozioni, le relazioni e i nostri progetti, sempre. Forse alcuni momenti di stanchezza fanno si che si rallenti, che si perdano di vista le cose importanti. Ma, Prendersi cura di qualcosa, è prima di tutto consapevolezza. È amore verso sé stessi, come verso gli altri.
Tutto ciò che ci circonda necessita di cura, di un abbraccio, un sorriso, un grazie, un ascolto, una parola... rischiando di vivere con la testa piena, affollata, non possiamo essere lucidi e capire i segnali che ci circondano.
Fermatevi, ascoltatevi e ascoltate il mondo che vi circonda. Se ci fermiamo a riflettere, un messaggio del buon giorno, un sorriso al barista o un grazie gratuito, una sorpresa in famiglia o un pizza con gli amici: questi sono piccoli gesti che scaldano le relazioni.
La cura è dunque un azione rivolta all’interno, se parliamo di cura personale, ma solitamente prendersi cura è un azione rivolta all’esterno, verso una situazione o una persona che necessita di attenzione. Bisogna fare attenzione che però il personale "mal di vivere" può a volte condizionare la percezione e il rapporto con l’altro; filtrato da esso e non riconosciuto, ma percepibile da come ci comportiamo, dai silenzi e della parole, fa si che si mettono scudi agli altri.
Quando si sopravvive al posto di vivere è difficile accorgersi dei bisogni altrui, poiché ci si identifica con chi ha sventure simili o si fugge da ciò che può portare dolore.
Il prendersi cura richiede tempi lunghi, conoscenza di sé e gradualità di ascolto. L’attenzione è il mettersi accanto all’altro, lasciandolo libero di farsi curare dall’altro, prendendoci cura noi stessi del prossimo.
“Abbi cura è un imperativo molto bello, se hai cura di te e di chi ami, la vita acquista un significato e un senso. Abbi cura della tua vita, sempre. (da web, CIT)".
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