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Attualità | 22 novembre 2019, 16:14

Allerta arancione: tre anni dopo la val Tanaro ripiomba nell'incubo alluvione

Il bollettino diramato dall'ARPA per la giornata di sabato 23 novembre fa tornare la paura tra gli abitanti della vallata. I sindaci in coro: "Stavolta è diverso, siamo preparati". Decisivo lo zero termico, che, stando alle previsioni attuali, dovrebbe attestarsi al di sopra dei 1500 metri

Allerta arancione: tre anni dopo la val Tanaro ripiomba nell'incubo alluvione

Tre anni dopo. Esattamente tre anni dopo. Ironia della sorte, cattivo gusto del destino. La val Tanaro ripiomba nell'incubo alluvione: il bollettino diramato dall'ARPA alle 13 di oggi segnala allerta arancione sulla vallata per l'intera giornata di domani, sabato 23 novembre.

Si parla, nello specifico, di "esondazioni dei corsi d'acqua, allagamenti, diffusi fenomeni di versante, possibili interruzioni dei servizi per nevicate, con valanghe che potranno interessare la viabilità".

Abbiamo contattato i sindaci dell'area valtanarina per comprendere le contromisure predisposte in via precauzionale e come ogni singolo Comune affronterà l'eventuale emergenza, nella speranza che questa non si concretizzi mai.

Al momento il coro che si leva racconta di una moderata tranquillità. Sarà decisivo lo zero termico, con l'auspicio che si attesti a quote basse. Elevato il rischio smottamenti in alta valle.

CEVA (VINCENZO BEZZONE) - "In questi ultimi anni sono state eseguite opere sia a monte che a valle del concentrico lungo l'asta del Tanaro, anche in prossimità dei ponti, dove sono stati rinforzati gli argini nella porzione delle loro fondamenta, che manifestavano problemi connessi all'erosione. Sono inoltre state ripristinate le scogliere e sono stati installati dei pennelli 'rompitratta', utili a calmierare la velocità dell'acqua fluviale. In parte sono stati eseguiti anche disalvei". "Abbiamo predisposto alcune squadre di protezione civile, pronte a intervenire in caso di necessità. Domani era in programma presso l'istituto 'Baruffi' un open day dedicato agli studenti dell'ultimo anno della scuola secondaria di primo grado: di comune accordo con il dirigente scolastico, abbiamo optato per il rinvio".

NUCETTO (ENZO DHO) - "Siamo riusciti proprio alla fine del mese di ottobre a ripristinare le scogliere erose dall'alluvione del 2016. La pulizia del fiume è sempre stata fatta, dunque non ci sono grossi pericoli da questo punto di vista. Le manutenzioni vengono eseguite periodicamente dal gruppo di protezione civile comunale. Ci sono due-tre rii da tenere sotto controllo. Oggi l'operaio comunale ha effettuato una perlustrazione su tutte le griglie per evitare la formazione di ruscelli lungo le carreggiate. Il punto critico, a causa del ritorno attraverso gli scarichi delle acque bianche, potrebbe essere nell'area del parco dei 'Gurei', dove c'è il rischio allagamento cantine per tre abitazioni, già alluvionate brutalmente 36 mesi fa".

BAGNASCO (GIUSEPPE CARAZZONE) "Non siamo sprovveduti. La pulizia dei tombini e degli scarichi acque piovane è già stata messa in atto in queste settimane. La manutenzione di fiumi e rii è stata effettuata. Il nodo critico, l'unico, è quello dove sorge il ponte napoleonico, poiché il Tanaro scorre a valle rispetto al concentrico di Bagnasco. Siamo costantemente in contatto con il coordinatore del nostro gruppo di protezione civile e domattina ci aggiorneremo".

PRIOLA (LUCIANO SCIANDRA) - "La nostra squadra di protezione civile è allertata a partire da domani mattina. Non crediamo che ci siano gli stessi rischi di tre anni fa. Sono stati effettuati gli interventi di disalveo del Tanaro e di ripristino degli argini, oltre ai lavori sui ruscelli e a quelli di sistemazione delle cunette comunali. Con il nostro 'Alert System' abbiamo invitato la popolazione a non uscire di casa e mettersi in viaggio, se non in caso di stretta necessità, e a stare lontano dai corsi d'acqua". L'unico problema potrebbe essere "il ponte di Pianchiosso, che in passato ha fatto da imbuto. Fondi per rifarlo non ce ne sono, ma speriamo che non vi siano problemi questa volta".

GARESSIO (FERRUCCIO FAZIO) - "Abbiamo predisposto il piano di protezione civile, dunque abbiamo le strutture e le progettualità per gestire eventuali emergenze. È stato uno dei primi passi che come Giunta comunale abbiamo compiuto. Lo zero termico dovrebbe aiutarci, questa volta. La neve sopra i 1500 metri dovrebbe garantire un minor carico d'acqua nel letto del Tanaro". Un aggiornamento, poi, sul rifacimento del ponte Odasso, per il quale il Comune richiederà un disalveo periodico. "Abbiamo una soluzione pronta, abbiamo chiesto proprio oggi un appuntamento all'assessore Marco Gabusi, in quanto lo studio tecnico ci ha consegnato ieri il progetto ultimato, del quale discuteremo presto in Regione".

ORMEA (GIORGIO FERRARIS) - "Sul Tanaro le quantità d'acqua previste sono rilevanti, ma non pensiamo di correre grossi rischi, per fortuna. Ciò che può essere problematico e facilmente prevedibile, invece, sono le frane diffuse sul territorio. dal momento che non ha ancora fatto freddo e il terreno non si è compattato, anzi, è molto permeato e inumidito da questa nevicata prematura. Aggiungendosi altra acqua, pertanto, potrebbero verificarsi smottamenti anche ad altezze elevate. Noi abbiamo 196 chilometri di strade comunali, che partono da quota 600 metri fino ad arrivare a 1400 metri: non possiamo dormire sonni tranquilli. Né noi, né i Comuni limitrofi di Briga Alta, Alto e Caprauna".

Alessandro Nidi

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