La platea di possibili beneficiari contava 61.972 soggetti in tutto il Piemonte, di cui 8.009 hanno attivato un contratto di lavoro: di questi - in un anno - soltanto 1.936 sono stati a tempo indeterminato.
Sono i numeri del progetto del reddito di cittadinanza in regione, resi pubblici dall'assessorato al Lavoro in una nota nella giornata di ieri (martedì 29 settembre). Nota particolarmente critica, in cui l'assessore indica i risultati più che modesti della misura una prova del flop del puro assistenzialismo.
Al primo colloquio - al netto dei 15.621 esclusi ed esonerati - hanno partecipato 49.637 persone, di cui 26.720 hanno sottoscritto l'impegno di ricerca del lavoro. Di questi, 12.463 hanno effettuato il secondo colloquio.
Secondo l'assessore regionale i numeri "evidenziano il fallimento annunciato" e occorrerebbe invece "puntare sulle politiche attive, in particolare sull’orientamento e sulla formazione, con misure che favoriscano davvero l’occupazione".















