Si è svolta anche quest’anno, presso l’IC Giolitti di Dronero, l’azione di scuola condivisa del progetto Pari e Dispari - Interventi e metodi per una comunità inclusiva.
Il progetto è stato selezionato da Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e presentato dalla Cooperativa Sociale Emmanuele in partnership con 51 enti e organizzazioni (cooperative sociali, Consorzi socio-assistenziali, scuole e associazioni del territorio). Il progetto ha come obiettivo quello di promuovere pari opportunità nell’infanzia, valorizzando ogni bambino e coinvolgendo tutta la comunità educante che gli ruota attorno, genitori, insegnanti, educatori, adulti di riferimento.
Quest’estate, dal 24 agosto al 4 settembre, rispettando le indicazioni contenute nelle linee guida regionali, è stato possibile coinvolgere nell’azione 24 bambini dell’IC Giolitti di Dronero, divisi in tre gruppi e seguiti da tre educatori delle cooperative Momo e Insieme a Voi. L’attività, che si è svolta nell’arco delle mattinate, ha previsto un momento di compiti, anche supportati dall’aiuto delle insegnanti dell’associazione “Rafaela Rinaudo” e un momento di attività ludico-ricreative.
L’azione, che ha nuovamente riscontrato responsi positivi da parte dei ragazzi, delle loro famiglie e degli insegnanti, ha quindi permesso agli studenti di recuperare competenze scolastiche e di fare esperienze nuove, o non usuali, e di creare relazioni.
Doveroso ringraziare, dato l’impegno organizzativo non indifferente dovuto al periodo di emergenza Covid-19 che stiamo vivendo, l’amministrazione comunale, la Dirigente V.M. Bertola dell’IC Giolitti, la docente referente del progetto Anna Del Mastro, il personale tecnico e amministrativo dell’IC Giolitti, la Croce Rossa e gli Alpini di Dronero che hanno svolto le operazioni di triage all’ingresso, le insegnanti dell’associazione “Rafaela Rinaudo” che hanno dedicato le loro competenze e il loro tempo, Diego Penone allenatore di Judo e i volontari più giovani che hanno voluto mettersi in gioco.
L’attività di quest’anno, come quella dell’anno scorso, vuole essere un esempio di buone prassi per future collaborazioni tra enti pubblici e privati nel perseguire il benessere dei minori.