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Attualità | 09 ottobre 2020, 13:13

Ceva, la Bocciofila lancia un appello: “Aiutateci a riaprire. L’alluvione ci ha messo in ginocchio”

Locali invasi dal fango, impianti di riscaldamento ed illuminazione compromessi. Il vice presidente Icardi: “Il nostro circolo ricopre un importante ruolo sociale: chiediamo un sostegno per ripartire”

Acqua e fango nei locali della Bocciofila di Ceva

Acqua e fango nei locali della Bocciofila di Ceva

Il direttivo dell’Associazione sportiva Bocciofila di Ceva, dopo il devastante evento alluvionale, lancia un appello: “Non lasciateci soli, il nostro circolo ha una funzione sociale molto importante”.

 

La struttura di via Bocca ha infatti subìto ingenti danni, tanto da mettere seriamente a rischio la ripresa della attività.

“Il fango è entrato in tutti i locali - spiega il vice presidente Aldo Icardi -. Grazie alla disponibilità dei volontari stiamo ripulendo e rimettendo in ordine ma i veri problemi sono altri, ed emergono solo ora”.

Ad essere seriamente compromessi sono gli impianti di illuminazione e quello del riscaldamento.

“Se non troviamo una soluzione, difficilmente riusciremo a riaprire. Sappiamo perfettamente - prosegue Icardi - che aiuti e finanziamenti devono prima andare a strutture più importanti come scuole, asili, ospedali. Come è giusto che sia. Però voglio sottolineare l’importante ruolo sociale che la Bocciofila ricopre nella città di Ceva".

"Abbiamo oltre 150 associati, ossia persone, che qui hanno un luogo di incontro durante tutto il giorno e la sera, per parlare, bere un caffè, sfidarsi a bocce o a carte. E organizziamo tornei importanti, che attirano giocatori e tifosi anche dai paesi vicini. Per questo - conclude il vice presidente Icardi - chiediamo solo di non essere dimenticati, di poter contare su un supporto che ci aiuti a ripartire. Colgo anche l’occasione per ringraziare i volontari per il loro puntuale ed instancabile lavoro”.

 

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