“Il rapporto, seppur ancora non completo, conferma quello che io e Maria Laura Risso andiamo dicendo da tempo apparentemente con poco successo nel farci ascoltare: l’area dell’attuale Carle è l’unica in cui far sorgere il nuovo ospedale unico di Cuneo”.
A parlare è Silvano Enrici, consigliere comunale (Centro per Cuneo Lista Civica), a seguito della commissione consiliare tenutasi nella serata di giovedì 15 ottobre, in cui la commissione temporanea speciale dedicata al seguire l’iter di realizzazione della nuova struttura sanitaria cittadina ha incontrato i tecnici responsabili dello studio di prefattibilità che mette a confronto le due possibili ubicazioni della struttura stessa: l’area dell’attuale S.Croce e quella de Carle.
Lo studio, pur ancora in corso di svolgimento – si prevede il raggiungimento del quadro complessivo alla metà di novembre – sembra già tracciare una linea per l’amministrazione comunale nell’importante decisione di individuare l’area definitiva.
“L’idea riguardante la sede del S.Croce costerebbe troppo alla città – prosegue Enrici - ; si tratterebbe di realizzare un fabbricato che andrebbe a coprire l’intero spazio tra via Coppino e via Monte Zovetto, lungo 160 metri per 80 e alto 50 metri, senza contare gli spazi per i servizi annessi e i parcheggi. Insomma, il fratello maggiore del PUF, che è lungo106 metri per 70!”
“L’area del Carle è l’unica che possiede l’ampiezza necessaria alla realizzazione dell’ospedale, sono contento i tecnici si siano un po’ esposti in sede di commissione. Certo, però, compreso questo si possono fare alcuni ragionamenti accessori per esempio riguardo i parcheggi: realizzarli in gran parte sotterranei ridurrebbe i costi di gestione in periodo invernale e lascerebbe ulteriore spazio libero per sviluppi strutturali futuri. Senza espansione e servizi è impensabile costruire una struttura davvero all’avanguardia”.