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Attualità | 14 gennaio 2021, 15:37

Pizzeria albese sfida i Dpcm, l’assessore li va a trovare: "Rischiano multe e una lunga chiusura"

Domani in municipio nuovo incontro col titolare del locale di piazza Marconi, l’unico in città ad avere finora aderito alla protesta di #IoApro. Marcarino: "Vicini alle ragioni di una categoria che soffre, ma serve buonsenso. Controlli sarebbero doverosi e inevitabili"

Il dehors della pizzeria di piazza Marconi (dal sito web del locale)

Il dehors della pizzeria di piazza Marconi (dal sito web del locale)

Una visita fatta "con le intenzioni del buon padre di famiglia" quella che l’assessore albese alla Polizia Municipale Marco Marcarino ha fatto oggi ai gestori della Pizzeria "Il Papavero Rosso", uno dei (pochi) locali della nostra provincia che hanno deciso di aderire alla protesta di #IoApro.

Dopo i chiarimenti arrivati da un secondo esercizio, un ristorante del centro storico che al nostro giornale ha precisato come la partecipazione espressa sulle chat dell’iniziativa fosse solamente ideale, la pizzeria di piazza Marconi risulta al momento l’unico locale pubblico della capitale delle Langhe ad aver pubblicamente manifestato la propria volontà di prendere parte alla manifestazione di protesta in programma nella serata di domani, venerdì 15 gennaio (ne scrivevamo qui).

"Purtroppo si tratta di un’iniziativa che rischia di costare molto cara a chi la metterà in pratica", spiega al nostro giornale l’assessore Marcarino, che poco dopo mezzogiorno, uscito dal Comando della Municipale in piazza Duomo, si è recato nel locale nel tentativo di convincerne il proprietario, Christian Asteggiano, a scendere a più miti consigli.

"Purtroppo è così – spiega Marcarino –. Comprendo bene il forte disagio di tutta una categoria, ma di contro la legge va rispettata e i controlli da parte delle forze dell’ordine, in una situazione di questo tipo e con un solo esercizio in tutta la città che ha deciso di tenere aperto nonostante i divieti, sarebbero non soltanto dovuti, ma inevitabili. Per questo ho voluto mettere i titolari sull’avviso rispetto al concreto rischio di vedersi comminata una multa, ma soprattutto di trovarsi col locale chiuso e coi propri clienti a loro volta sanzionati, se venisse verificata una situazione di assembramento".  

A incontro avvenuto Marcarino riferisce le ragioni avanzate dal pizzaiolo, che come tanti colleghi di tutta Italia condivide il malessere di giornate che scorrono senza la possibilità di fare il proprio lavoro, tra ristori che arrivano tardi e male e difficoltà materiali che si aggravano, mentre scorrono le scadenze degli impegni presi con la volontà di assicurare un futuro alla propria famiglia, forti delle proprie braccia e del proprio ingegno.



Nell’attesa che il gestore decida se accogliere o meno l’invito a mettere in piedi una protesta solamente simbolica, l’impegno reciproco è stato quello di trovarsi in municipio nella giornata di domani, alla ricerca di possibili vie d’uscita.
"Come Amministrazione – conclude Marcarino – vogliamo fare tutto quanto è possibile per venire incontro non soltanto a questo imprenditore, ma a tutta una categoria che versa in una situazione davvero difficile. Nel frattempo, come istituzione, dobbiamo garantire il rispetto delle legge. Proviamo a metterci tutto il buon senso del caso".

Ezio Massucco

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