/ Sanità

Sanità | 16 gennaio 2021, 11:12

Covid: scoperto il primo paziente colpito dalla "variante inglese" in Piemonte; un secondo caso forse nel Cuneese

Isolato, non avrebbe creato focolai. Si tratta di una ragazza di 20 anni della provincia di Vercelli che l'ha portato nel nostro territorio rientrando dall'Inghilterra lo scorso 20 dicembre. In via di accertamento il caso in Granda

Immagine di repertorio

Immagine di repertorio

La variante inglese del Covid è arrivata anche in Piemonte: una ragazza di 20 anni, della provincia di Vercelli, l'ha portato nel nostro territorio rientrando dall'Inghilterra lo scorso 20 dicembre. Mentre un secondo caso (in via di accertamento) potrebbe riguardare un paziente nel Cuneese.

A scoprirlo, i test effettuati tra l’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta: i due centri di eccellenza che si stanno concentrando sullo studio della diffusione in Piemonte delle nuove varianti del Coronavirus. 

Dalla valutazione dei reagenti che vengono utilizzati dai nostri laboratori pubblici e accreditati – afferma l’assessore regionale alla Ricerca applicata Covid, Matteo Marnati - si era verificato che l’eventuale variante era coperta in quanto reagenti utilizzati e test acquistati da Dirmei e dalle Asl piemontesi, prevedono la ricerca di più geni. E il fatto di aver identificato il primo caso di variante inglese del Covid è la dimostrazione che attraverso i nostri test siamo in grado di intercettare tutte le varianti e, visto che il singolo caso non ha dato luogo a focolai, possiamo affermare che l’attività di prevenzione ha ben funzionato permettendo l’immediata identificazione del paziente".

La prima analisi è stata fatta su 9 test, tre dei quali hanno dato, rispettivamente, risultato di variante inglese, uno in corso di valutazione (probabile variante inglese) e il terzo apparterrebbe ad una variante già conosciuta, circolante in Europa, ma che non avrebbe implicazioni di maggior patogenicità.

La potenzialità di analisi con sequenziazione è di 96 campioni a settimana, fino a un massimo di 192 campioni, con un tempo di risposta in 5-6 giorni.

Massimiliano Sciullo - www.torinoggi.it

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium