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Attualità | 03 febbraio 2021, 20:00

Messa in streaming, in radio o in tv da vivere non da spettatori, ma sempre uniti nella fede

Papa Francesco: “È un’espressione non giusta ‘vado ad ascoltare Messa’. La Messa è celebrata da tutti i cristiani. E il centro è Cristo!”

Foto tratta dal sito ufficiale della Santa Sede

Foto tratta dal sito ufficiale della Santa Sede

In tempo di Coronavirus abbiamo scoperto la Messa in streaming e in tv, che va benissimo, ma non deve far perdere di vista il richiamo comunitario e liturgico del rito.

Anche nella dimensione domestica, la Messa vissuta attraverso i media ha una valenza importante, che però deve essere disgiunta dall’idea di una trasmissione da guardare, piuttosto di un’esperienza da provare in fraternità di fede e di preghiera.

Un cristianesimo senza liturgia, io oserei dire che forse è un cristianesimo senza Cristo. Senza il Cristo totale. Perfino nel rito più spoglio, come quello che alcuni cristiani hanno celebrato e celebrano nei luoghi di prigionia, o nel nascondimento di una casa durante i tempi di persecuzione, Cristo si rende realmente presente e si dona ai suoi fedeli”.

Lo ha detto papa Francesco durante l’Udienza Generale di mercoledì 3 febbraio. Sempre ‘ingabbiato’ nella biblioteca del Palazzo Apostolico, il Pontefice ha continuato il ciclo di catechesi dedicato alla preghiera, facendo nella sua riflessione uno zoom sulla liturgia.

È un’espressione non giusta ‘io vado ad ascoltare Messa’. La Messa non può essere solo ascoltata come se noi fossimo solo spettatori. La Messa è sempre celebrata da tutti i cristiani che la vivono. E il centro è Cristo!”.

Infine, il Santo Padre ha ricordato l’appuntamento del 4 febbraio quando “Si celebrerà la Prima Giornata Internazionale della Fratellanza Umana, come stabilito da una recente Risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite”.

Aggiungendo: “Tale iniziativa tiene conto anche dell’incontro del 4 febbraio 2019 ad Abu Dhabi, quando il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb, ed io abbiamo firmato il Documento sulla Fratellanza Umana per la pace mondiale e la convivenza comune”.

La Risoluzione dell’Onu, ha concluso il Santo Padre, riconosce “Il contributo che il dialogo tra tutti i gruppi religiosi può apportare per migliorare la consapevolezza e la comprensione dei valori comuni condivisi da tutta l’umanità”. “Sia questa oggi la nostra preghiera e che sia il nostro impegno ogni giorno dell’anno”.

Di seguito il testo completo con la meditazione del Pontefice

Silvia Gullino

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