C'è sconforto, rabbia e delusione tra i genitori per la chiusura delle scuole e il ritorno in DAD.
I problemi sono diversi ma, ad un anno dallo scoppio della pandemia, sono sempre gli stessi: disagio psicologico crescente per gli studenti, difficoltà ad ottenere congedi e attese deluse.
"A rimetterci sono sempre i ragazzi, perché chiudere la scuole è la scelta più semplice" - queste le parole che i genitori, una sessantina, hanno ripetuto più volte, nel corso dell'incontro online di ieri sera, organizzato dal gruppo di Priorità alla Scuola Mondovì per discutere delle conseguenze della chiusura delle scuole con l'assessore Luca Robaldo.
Da lunedì, nella nostra regione, torneranno in DAD al 100% gli studenti di seconda, terza media e delle superiori; ancora si attende la decisione per ordini e gradi inferiori, ma la curva dei contagi rimane alta.
Il gruppo PAS locale ha chiesto di inoltrare alle istituzioni una lettera con specifiche richieste: "conoscere l'andamento dei contagi negli istituti di Mondovì, chiedere agli istituti la possibilità di mantenimento della frequenza in presenza per genitori che svolgono professioni considerate essenziali e aprire un tavolo di confronto con scuola, comune e famiglie per vedere se fattibili le lezioni all’aperto come nuova modalità di fare scuola in tempo di pandemia".