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Attualità | 11 maggio 2023, 14:35

Sindaci e associazioni su un treno storico Cuneo-Torino per chiedere la riapertura delle linee soppresse

Da oltre dieci anni, ormai, il Piemonte è la regione d'Italia con più linee chiuse. AMODO chiama a raccolta gli interessati per domenica 14 maggio

Sindaci e associazioni su un treno storico Cuneo-Torino per chiedere la riapertura delle linee soppresse

Un treno storico in partenza da Cuneo e diretto a Torino nella mattinata di domenica 14 maggio. Carico non di passeggeri ‘comuni’, ma di sindaci e associazioni del territorio decisi a sostenere la rivendicazione dei territori a avere un servizio ferroviario di mobilità sostenibile e integrata, e un treno che arrivi regolarmente nelle stazioni.

Un grido e un allarme ormai ripetuto da anni, ovvero da quando – durante l’amministrazione regionale Cota – il Piemonte ha vissuto l’interruzione di una dozzina di linee ferroviarie ‘causa crisi’, che le è valsa la palma di regione italiana con il maggior numero di ferrovie sospese.

Recenti esternazioni dell’assessore ai trasporti Marco Gabusi segnalano l’intenzione di riattivare – a partire dal prossimo autunno - le linee sospese Asti-Alba e la Casale Monferrato-Mortara. Entrambe, però, con offerta insoddisfacente.

Il timore è che, come al solito, venga effettuata una valutazione puramente ‘economicistica’ dimenticando il valore che il servizio su ferro ha per i territori e per i residenti, il valore ambientale contro le emissioni di gas serra e per la qualità dell’aria, il valore turistico di borghi e paesaggi straordinari serviti dal treno, che l’Alleanza Mobilità Dolce ha sempre evidenziato – si legge nel comunicato con cui AMODO presenta l’appuntamento di domenica e chiama a raccolta i sostenitori - . Ma le linee sospese sono tante, troppe”.

Il treno – organizzato da Fondazione Fs – partirà alle 9 da Cuneo ed effettuerà fermate a Busca, Saluzzo, Savigliano, Cavallermaggiore, Alba, Castagnole delle Lanze, Asti, Montiglio-Murisengo e Chivasso, con arrivo a Torino alle 15.25. Saranno presenti AMODO, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Italia Nostra, ProNatura, COMIS e tutte le altre associazioni che sussistono nei territori coinvolti, oltre ai rappresentanti delle amministrazioni comunali.

redazione

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