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Attualità | 12 marzo 2021, 14:45

Ok al decreto: tutta Italia in rosso a Pasqua e Pasquetta con la deroga di un solo spostamento in regione per due persone con minori di 14 anni

Piemonte da lunedì nella fascia di maggior rischio, ma il Governo approva anche il nuovo decreto: scompaiono le zone gialle fino al 6 aprile, possibili lockdown con divieto di spostamento totale tranne che per motivi di necessità, urgenza e salute anche in singoli comuni o province

Ok al decreto: tutta Italia in rosso a Pasqua e Pasquetta con la deroga di un solo spostamento in regione per due persone con minori di 14 anni

Approvato il decreto che porta tutta l'Italia in zona rossa dal 3 al 5 aprile, quindi con le regole che da lunedì varranno già per il Piemonte, che si appresta a venire inserito nella fascia di maggiore allerta insieme a Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Basilicata, Campania, e alle Province Autonome di Trento e Bolzano (quest'ultima già in rosso, come anche la Campania).

C'è però una deroga importante: soltanto il 3, 4 e 5 aprile sarà concesso di potersi spostare all'interno della propria regione "verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso tra le ore 5 e le ore 22" con un limite di due persone oltre a quelle conviventi. I minori di 14 anni non si contano. 

Tutto il Paese sarà in zona rossa anche a Pasqua e Pasquetta, ma il decreto porta in rosso automaticamente anche tutte le regioni che registreranno più di 250 casi settimanali ogni 100 mila abitanti. Scompare dal 15 marzo al 6 aprile anche la zona gialla: i territori regionali che sono in questa fascia, vengono quindi portati in arancione. I dati che varranno per decidere le zone, inoltre, saranno quelli della settimana precedente, dal lunedì alla domenica. 

Non solo: le Regioni potranno da lunedì imporre misure più restrittive del rosso, cioè il lockdown (divieto di spostamento totale tranne che per motivi di salute, necessitò e urgenza) nelle province in cui l'incidenza settimanale è superiore a 250 casi ogni 100 mila abitanti o nelle aree più circoscritte, comuni e limitrofi, in cui «la circolazione di varianti di Sars-Cov-2 determina alto rischio di diffusività o induce malattia grave».

Nel corso del week-end, inoltre, un'ordinanza regionale apposita in arrivo nelle prossime orerenderà impossibili gli spostamenti verso le seconde case.

 

Redazione

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