Saracinesche abbassate nei negozi dei centri commerciali oggi martedì 11 maggio, alle ore 11, per un quarto d'ora.
"Chiudiamo perché vogliamo aprire": questo lo slogan della protesta, alla quale hanno aderito anche i negozi della galleria del centro commerciale Grande Cuneo, alle porte del capoluogo.
I negozi dei centri commerciali, da oltre sei mesi, sono chiusi nei giorni pre-festivi e festivi. Una situazione ormai insostenibile a livello economico, perché proprio quelli sono i giorni di maggior afflusso e maggior incasso.
Un gesto simbolico, di pochi minuti, che coinvolge 30.000 negozi e supermercati in tutta Italia. E' promossa dalle associazioni del commercio, ANCD-Conad, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, CNCC–Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e Federdistribuzione, che chiedono l’immediata revoca delle misure restrittive che da oltre 6 mesi impongono la chiusura dei negozi nei giorni festivi e pre-festivi.
La manifestazione è volta anche a ribadire la sicurezza dei centri, parchi e gallerie commerciali che, sin dall’inizio della pandemia, hanno adottato protocolli rigorosi, garantendo che non si registrasse alcun caso di focolaio in tali strutture.
Dall’inizio dell’emergenza, il settore dei centri commerciali si è impegnato in un dialogo costruttivo con il Governo, anche mettendo volontariamente e gratuitamente a disposizione 160 strutture sul territorio nazionale per la creazione di hub vaccinali.
Le Associazioni del commercio coinvolte auspicano di poter avere dalle Istituzioni risposte certe e tempestive, per rimettere in moto un comparto tra i più danneggiati dalla crisi, che continua ad operare solo parzialmente e senza una chiara prospettiva di ripresa.