/ Attualità

Attualità | 18 ottobre 2021, 12:16

Protesta dei braccianti agricoli a Cuneo. 40 sono senza un posto letto, vertice in Prefettura per trovare una soluzione

Hanno manifestato in circa 70. Molti di loro sono stati sfrattati dalla cooperativa agricola per cui lavorano, sulla quale c'è un'indagine in corso. "Sono stato trattato come un delinquente. Voglio solo aiutare questi ragazzi", dice il presidente della cooperativa, un africano in Italia da 30 anni

Protesta dei braccianti agricoli a Cuneo. 40 sono senza un posto letto, vertice in Prefettura per trovare una soluzione

 

Torna alla ribalta, a Cuneo, la gestione dei braccianti agricoli.

In Prefettura è in corso un vertice tra i vari soggetti coinvolti, tra cui Comune e Questura, per trovare sistemazione per circa 40 di loro, rimasti senza un posto per dormire.

La maggior parte lavora per una cooperativa agricola di cui è presidente Osmane Koyate, africano in Italia da 30 anni, che ha provato ad organizzare la gestione dei braccianti dando loro un posto per dormire, portandoli al lavoro con dei pullmini e provando a garantire loro regolarità sia con permessi di soggiorno che con contratti regolari.

Per lui lavorano circa 200 braccianti, distribuiti in diversi alloggi di Cuneo dove, giovedì notte, c'è stato un blitz del NIL, Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri. Sono stati sequestrati computer, documenti e materiale vario.

La rabbia di Osmane è tanta: "Sono venuti di notte, mi hanno trattato come un delinquente. Mi sono messo a disposizione per aiutare a gestire il problema dei braccianti, che conosco perché l'ho fatto anch'io per tanti anni. Ho presentato un progetto al Comune di Cuneo, che mi è stato copiato ma senza coinvolgermi. Adesso c'è un'indagine su di me, un blitz in piena notte in tutti gli alloggi dove dormono i braccianti della mia cooperativa. Ho dovuto dire a molti di loro che non possono più dormire lì. Se mi contestano dei reati, se mi accusano di sfruttamento dei lavoratori, devo difendermi, non posso più farli dormire negli alloggi che gestisco", ci dice.

Dal Comando carabinieri al momento non rilasciano dichiarazioni in merito al blitz, evidenziando che c'è un'indagine in corso partita dalla denuncia di alcuni lavoratori. 

Stamattina hanno manifestato in piazza Foro Boario e poi davanti alla Prefettura, dove il Questore Nicola Parisi ha garantito ai braccianti rimasti senza un posto per dormire che la cosa verrà risolta e che nessuno dormirà all'addiaccio.

La conferma arriva anche dall'assessora Patrizia Manassero. "La questione è complessa e delicata. Non entro nel merito dell'indagine, aspettiamo gli sviluppi. Conosciamo Osmane, si è dato da fare, è venuto più volte da noi per collaborare, ma ci sono anche alcune cose poco chiare, sulle quali si sta cercando di fare luce. Dal canto nostro, come Rete, ci stiamo attivando per dare una risposta a questi braccianti rimasti senza un posto dove stare. E' un problema umano e anche di sicurezza. Stamattina ci troveremo in Prefettura. I circa 40 lavoratori verranno distribuiti anche in altri comuni del territorio".

Intanto, per sabato mattina, è stata organizzata un'altra manifestazione: "La città deve sapere cosa sta succedendo", ha concluso Osmane.

Barbara Simonelli

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium