"Custodire ogni vita" è stato il tema della Giornata Nazionale per la Vita, che domenica 6 febbraio è giunta alla 44esima edizione.
“Questo appello vale per tutti, specialmente per le categorie più deboli: gli anziani, i malati, e anche i bambini a cui si impedisce di nascere. Mi unisco ai Vescovi italiani nel promuovere la cultura della vita come risposta alla logica dello scarto e al calo demografico. Ogni vita va custodita, sempre!”.
L’ammonimento è arrivato da papa Francesco, affacciato su una piazza San Pietro, gremita di fedeli e baciata dal sole, per il tradizionale Angelus domenicale. Un momento importante per riaffermare tutti insieme un grande e corale Sì alla Vita, ribadendo che la mamma e il bambino che porta in grembo sono due vite da amare.
Il Centro di Aiuto alla Vita è una realtà ben radicata a Bra e fa parte di quel grande movimento nazionale che conta più di 400 sedi in tutta Italia. Una realtà che si è attivata negli anni con tante proposte di solidarietà, rimanendo sempre punto di riferimento per le future e nuove mamme.
Sono tante le iniziative realizzate con un particolare pensiero a tutte le madri con gravidanze inattese e difficili da portare avanti, che possono trovare un aiuto morale, psicologico e anche economico, grazie all’opera dei volontari e ai contributi ricevuti.
Teniamo presente che le donne di oggi devono affrontare la grossa sfida di essere contemporaneamente madri, mogli, lavoratrici e altro ancora nel ristretto tempo delle 24 ore. La maternità merita sostegno e tutela, invece gli attuali paradigmi impongono una scissione tra donna e maternità con il risultato di una riduzione costante della natalità. Secondo i dati ISTAT nel 2020 è stato registrato il livello più basso di natalità nella storia del nostro Paese.
In questo contesto, i Centri di Aiuto alla Vita nascono come associazioni di volontari, apartitiche, che appartengono al Movimento per la Vita di ispirazione cattolica e assistono le donne alle prese con una gravidanza difficile o indesiderata e le giovani madri prive di mezzi o sprovviste delle capacità necessarie a fornire le cure al figlio, al fine di prevenire il ricorso all’aborto.
Il CAV di Bra, dalla sua fondazione ai giorni nostri, ha assistito molte future madri in difficoltà, contribuendo alla nascita di nuove piccole vite: segno di speranza per un maggiore futuro impegno da parte di tutti.