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Attualità | 07 febbraio 2022, 15:10

Ugo Sturlese e la sanità territoriale: "Il modello ibrido della Regione contraddice i principi del servizio sanitario"

Il consigliere cuneese torna sull'argomento dopo le discussioni in consiglio comunale: "Il risultato finale sarà il decadimento della qualità e lo sperpero di risorse del bilancio della sanità pubblica"

Foto di repertorio

Foto di repertorio

A circa una settimana dalla discussione in consiglio comunale che l'ha visto protagonista con le proprie interpellanze incentrate sul futuro della sanità territoriale cuneese, il consigliere Ugo Sturlese torna sull'argomento con un post su Facebook nel quale mette di nuovo in guardia il territorio dalle 'macchinazioni' della Regione.

Due settimane fa l’assessore regionale Luigi Genesio Icardi ha presentato, proprio a Cuneo, il piano regionale di organizzazione della sanità territoriale. Confermando il futuro come hub dell’ospedale S.Croce di Cuneo, e che il nuovo ospedale unico sarà terminato in cinque anni. "Un intervallo di tempo mai rispettato dalla sanità piemontese - sottolinea Sturlese - e che la mancanza di finanziamenti iscritti al bilancio regionale non sembra poter far rispettare nemmeno questa volta".

Intanto, recenti atti aziendali adottati dall’ASL Cn2 si configurano, secondo lo scrivente, in aperta contraddizione con la programmazione stessa. Si punta a istituire strutture semplici in discipline di competenza esclusiva dell’hub: “Il risultato finale sarà il decadimento della qualità e lo sperpero di risorse del bilancio della sanità pubblica - dice il consigliere - . Ma non basta: da alcuni mesi sono in corso trattative con l'ASO di Alessandria, che ha richiesto l'istituzione di un IRCCS (istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) per la cura delle patologie determinate dall'esposizione all'amianto (in particolare nel casalese), per inserire nel progetto l'Ospedale di Alba per quanto attiene alle patologie della nutrizione e del metabolismo, che nulla hanno a che vedere con le patologie da amianto e non richiedono particolari specificità organizzative”.

Sturlese torna quindi ad affermare la sua “opposizione a questo modello ibrido che contraddice i principi del nostro Servizio Sanitario Nazionale”. “Occorre diffidare delle insidiose rassicurazioni dell'assessorato regionale circa i tempi di realizzazione dell'ospedale unico e mettere in sicurezza e modernizzare in tempi rapidi l'attuale sede del S.Croce, chiedendo alla Regione di mettere a bilancio i 32,5 milioni stanziati dal Ministero e già disponibili per interventi antisismici e antincendio per garantire in primo luogo la sicurezza degli operatori e dei pazienti e per avviare un rapido processo di rinnovamento dell'attuale sede centrale”.

Simone Giraudi

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