Una serata all’insegna del confronto quella svoltasi ieri (21 febbraio) presso il Palazzo Mostre e Congressi di Alba. Il tema centrale dedicato ai lavori relativi all’Asti-Cuneo, voluto dall’Osservatorio per la Tutela del Paesaggio di Langhe e Roero, è stato sviluppato nei vari interventi.
Si è parlato dei sei interventi già approvati dal Cipe: il Lotto 2.6b (Roddi–Verduno), il Lotto 2.6a (Verduno-Cherasco), l’adeguamento della tangenziale di Alba, la manutenzione straordinaria di alcuni lotti eseguita dall’ANAS, il sistema di pedaggio “free flow”, completare alcuni lotti in esercizio. Il totale dell’investimento ammonta a 345 milioni di euro, con i lavori iniziati a marzo 2021 e che, secondo il crono programma, dovrebbero terminare entro la fine del 2024.
Intanto nella seduta della prima Conferenza dei servizi, tenutasi venerdì 18 febbraio a Torino, si è discusso anche della gratuità della tratta della tangenziale e della rimozione delle bretelle (leggi qui).
E Cesare Cuniberto dell'Osservatorio Paesaggio evidenzia cosa è stato detto durante la serata: «Il vice ministro alle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili Alessandro Morelli ci ha definiti “ambientalisti da salotto” confondendoci con quelli che dicono no per partito preso. Noi vogliamo il completamento dell’Asti-Cuneo, siamo per il “sì”, ma a patto che vengano rispettate le norme in vigore in campo ambientale, paesaggistico e di sicurezza, seguendo un iter di buon senso. Chiediamo anche buon senso per un progetto ottimizzato anche sotto il punto di vista economico, e che vengano rispettate le regole della trasparenza. Siamo vicini ai cittadini che meritano la soluzione migliore possibile».
E continua: «Non troviamo corretto che il primo progetto della galleria e quello del tracciato all’aperto non sia stati messi a confronto: questo esclude ben sedici anni di studi, progetti definitivi, progetto esecutivo, Valutazioni di Impatto Ambientale, analisi economiche finanziarie del progetto del tratto 2.6a con tracciato in galleria».
«Una seconda osservazione – prosegue Cuniberto – è relativa alla valutazione DNSH. Dovrebbe essere inclusa perché la "buffer zone Unesco" in cui si trova il lotto lo richiede per legge. Praticamente si tratta di una valutazione su progetti che non arrechino danno significativo, pena il mancato completamento della pratica Via. Le altre osservazioni che abbiamo reso note riguardano il traffico, l’impatto del cambiamento climatico, le sei aree potenzialmente franose lungo il tracciato, la mitigazione della strada per l’impatto paesaggistico, la fruizione del territorio, il rumore del traffico da mitigare con pannelli fonoassorbenti».
In allegato il documento illustrato durante la serata dall'Odp Langhe e Roero.















