"Le deleghe di cui mi sono occupato in questi cinque anni, 'smart city' e 'servizi digitali', hanno portato all'istituzione o alla modifica di servizi che sovente vengono dati per scontati. Ma che invece vengono utilizzati tantissimo, specialmente durante e dopo la pandemia".
Guarda principalmente al lavoro fatto nei cinque anni di attività come assessore Domenico Giraudo (Partito Democratico), candidato al consiglio comunale della città di Cuneo come parte della coalizione a sostegno della candidata Patrizia Manassero.
"La digitalizzazione del Comune è un percorso già iniziato prima della pandemia, ma che il Covid ha indubbiamente accelerato - ha sottolineato Giraudo - . Abbiamo provveduto all'implementazione di servizi molto utilizzati e riconosciuti come utili, il servizio prenotazioni, l'accesso allo SPID, il cambio dei software dei vari settori e la loro implementazione. Gigante il lavoro di infrastrutturazione della fibra ottica, che agevola la creazione di ecosistemi digitali a vataggio delle associazioni e dei privati. Questo porta a Cuneo un particolare fermento, nel quale è possibile sviluppare nuove progettualità legate al mondo del digitale".
Giraudo sottolinea come la pandemia abbia obbligato una maggiore strutturazione dei servizi, collegando meglio i cittadini e il Comune. "Ogni impiegato è stato messo nella condizione di lavorare da remoto, una situazione tutt'altro che banale quando sono molti i dipendenti. Sembra facile dire 'smart working', ma gestire una nuova realtà improvvisa e complicata come questa è stato difficile".
"Le politiche di Smart City, una filosofia amministrativa sfaccettata e composita che speriamo di poter continuare a promulgare nella prossima amministrazione, ci hanno permesso di creare un contesto in cui Comune e cittadini si trovino a proprio agio. In un mondo che va continuamente avanti, Cuneo si posiziona come uno degli enti più moderni e proiettato verso il futuro".
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