Nel suo racconto, quest'uomo evidenziava come la sua richiesta di accoglienza presso il nosocomio cuneese, per potersi sottoporre alla dialisi qui, non fosse stata accolta.
Arriva la replica, o meglio i chiarimenti, da parte dell'Azienda ospedaliera stessa.
In relazione all’articolo del 22 giugno firmato da Barbara Simonelli in cui si segnala che il signor Antonio, dializzato, sostiene: “Non sono più tornato a Cuneo perché al Santa Croce non c’è mai posto per me”, sono opportune alcune precisazioni:
Il Direttore della Struttura Complessa Nefrologia e Dialisi Luca Besso ha preso contatto, questa mattina, con il paziente per chiarire immediatamente la dinamica dei fatti, riscontrando che non era pervenuta, nel 2022, alcuna richiesta di accesso al servizio da parte sua. Perciò gli si è proposto di procedere alla presentazione di una formale richiesta di accoglienza per un periodo che, previa valutazione della situazione clinica come da regola universale, potrà essere programmato nei prossimi mesi.
Il servizio di dialisi è infatti garantito, nell’ambito dell’attività del Centro Hub dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle, anche a pazienti non residenti che desiderino trascorrere una vacanza in estate o che soggiornino in altri periodi dell’anno nell’area di Cuneo, con progetti ad hoc, rinnovabili di anno in anno.
Tutto questo non è stato possibile per quasi tutto il periodo del 2020 e del 2021 in relazione all'evoluzione pandemica, protrattasi anche nella prima parte del 2022, con necessità di creare zone di isolamento per il trattamento dei pazienti positivi e di modificare l'assetto logistico e organizzativo della Dialisi.
Nonostante i lavori per il rinnovo dell’impianto per le acque di dialisi, impegnativi dal punto di vista logistico ed organizzativo e parzialmente sovrapposti alla coda dell'ondata pandemica nei primi tre mesi dell'anno, è in corso il graduale ripristino dell’accoglienza dei pazienti.
L’Ufficio Stampa A.O. S. Croce e Carle Cuneo