Tuorli d’uovo, zucchero, vino liquoroso, sono i tre ingredienti essenziali per preparare una delle prelibatezze più golose di sempre. Una crema vellutata dal sapore inconfondibile, da bere calda per scaldarsi nelle giornate più fredde o degustare in abbinamento alle torte.
Una ricetta energizzante che sembra essere stata creata nel Cinquecento dal frate francescano San Pasquale Baylon (San Pascàle Bailònne) protettore di cuochi e pasticceri e divenuto poi “protettore delle donne”.
Un dolce realizzato con ingredienti locali di qualità e grande maestria.
A raccontare la curiosa storia con spirito d’enfasi e grande simpatia è Fabrizio Fea, ex avvocato, gestore da 11 anni del rifugio Viviere (1720 m di altitudine) nell’omonima borgata nel Vallone di Unerzio in Valle Maira nel cuore delle Alpi Occitane. Si tratta di un piccolo agglomerato di antiche grange in pietra nel cuore delle Alpi Occitane, poste su un poggio incantevolmente panoramico circondando dalla maestosità delle montagne.