Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata alla nostra redazione dalla Protezione Civile di Roaschia, firmata dal presidente Federico Ghibaudo. Al centro del testo la richiesta - pervenuta dal coordinamento di Cuneo - che il pagamento dei costi dell'assicurazione passi in capo ai membri del gruppo stesso.
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Siamo una piccola associazione di protezione civile del comune di Roaschia che conta 14 volontari. La gestione è in mano a un direttivo molto giovane a partire dal presidente, Federico Ghibaudo di 28 anni, che ha preso le redini dell'associazione dalle sue origini nel 2015 ai nuovi entrati Ghio Michele e Goletto Giulia di anni 23, rispettivamente vicepresidente e segretaria.
Sono pervenute nell'ultimo periodo comunicazioni, prima dal Dipartimento della Protezione Civile Nazionale rappresentato da Fabrizio Curcio poi dall'ANCI il cui responsabile Antonio Ragonesi, volte a sottolineare l'importanza della capillarità delle forze di volontariato di protezione civile sul territorio e la loro importante operatività di prevenzione ed emergenza. Dispiace però constatare, con rammarico, come dall'altra parte l'attività dei volontari non sia però sostenuta da parte delle istituzioni politiche in linea gerarchica più alta (Provincia e Regione).
Nel mese di agosto è pervenuta una comunicazione da parte del Coordinamento di Protezione Civile di Cuneo in cui veniva richiesto il versamento, a volontario, di un contributo annuo per l'assicurazione degli stessi e il mantenimento dell'iscrizione.
Ci viene chiesto, sostanzialmente, di contribuire di tasca nostra all'assicurazione che fino a ieri veniva sostenuta dallo stesso Coordinamento Provinciale.
Giovedì è arrivata comunicazione che non avendo provveduto a tale versamento siamo sospesi da tutte le attività, i corsi e le visite necessarie all'iscrizione con la possibile cancellazione dell'associazione.
Per l'emergenza Covid-19 questa associazione ha prestato la sua opera per 159 ore, solo nell'anno 2021. L'operato, come quello di tutte, è stato riconosciuto dalla Regione Piemonte a Leinì con la presenza del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e del Capo Dipartimento Nazionale di Protezione Civile Fabrizio Curcio. Per le ore prestate, per scelta di questa associazione, non è stato richiesto rimborso spese alcuno in quanto burocraticamente dispendioso.
Lo stesso comportamento lo abbiamo adottato per gli ultimi interventi calamitosi, quali l'alluvione in Valle Vermenagna del 2020 e l'alluvione in Valle Tanaro del 2016.
Visto che si tratta di mera prestazione volontaria si richiede alle istituzioni politiche un maggiore riguardo nella semplificazione della burocrazia, lasciando il tempo a disposizione per l'operatività sul campo. Chiediamo per cui un sostegno basilare dei volontari, a partire dall'assicurazione degli stessi, come fatto fino ad oggi. Se ciò non dovesse più essere garantito, noi saremo solo pochi dei primi volontari distribuiti sul territorio a interrompere i loro interventi. Interventi ritenuti sempre più essenziali. Un nostro pensiero va, nello scrivere questo, a quanto accaduto in questi giorni ad Ischia.
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giovedì 15 maggio
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