Un commento – quello di Ugo Sturlese sulla notizia del rigetto del ricorso al TAR presentato da Pro Natura, Legambiente e Italia Nostra in merito alla variante parziale 31 del Comune di Cuneo - che, specie nella sua chiusura, ha il sapore di una promessa: “La nostra battaglia continuerà a livello politico in maniera ancora più forte, per sostenere le associazioni colpite dal TAR con un fulmine da 9.000 euro in spese di lite”.
Il consigliere comunale di Cuneo per i Beni Comuni non ha mai nascosto la propria disaffezione per la corposa variante e soprattutto per uno dei 51 interventi di modifica che contiene, ovvero il rogetto di realizzazione del centro sportivo (e di un’area commerciale) nei pressi della galleria ‘Grande Cuneo’ tra via Margherita, via Savona e via Cappa: un’idea presentata dalla Nhood - proprietaria dell’area di 76.000 metri quadri - accolta dal consiglio comunale nel febbraio dello sorso anno.
“Il giudizio si commenta da solo. Discende dalla premessa che il Comune ha larga discrezionalità in materia di scelte urbanistiche, tanto che è decisivo nella procedura il giudizio di una commissione formata da dipendenti comunali” ha aggiunto Sturlese.
“Non so come si possa pensare che una modifica che impatterà sulla mobilità cittadina – tra tutte, quella che riguarda l’area ex Auchan – attirando utenti dall’intera Regione non sia una variante strutturale”.
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