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Terre del Monviso | 24 marzo 2023, 18:25

Outdoor Festival, un successo che mette le basi per un lavoro in sinergia per il futuro delle Terre del Monviso [FOTO]

"Da soli non si va da nessuna parte. Serve una visione territoriale condivisa per affrontare coralmente le sfide dei prossimi anni del territorio 'metromontano'" sottolinea il sindaco di Saluzzo, Mauro Calderoni

Outdoor Festival, un successo che mette le basi per un lavoro in sinergia per il futuro delle Terre del Monviso [FOTO]

“La prima edizione “piena” del Terres Monviso Outdoor Festival, è stata indubbiamente un successo”.  Sottolinea Il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni. Oltre 7.000 visitatori nella tre giorni saluzzese all’insegna dell’outdoor, centinaia di amministratori e esperti del territorio.

L’edizione 2023 è stata una sequenza fitta e partecipata di incontri e confronti, tavole rotonde, gusto e sport, didattica esperienziale, vetrina di realtà e luoghi, marchi, aziende ed enti. Sono stati coinvolti tutti gli attori del territorio: i parchi, le Porte di Valle, gli Ecomusei, le guide e gli accompagnatori naturalisti e cicloturistici, le scuole e le aziende di formazione professionale, le strutture ricettive, i rifugi, il GAL, la Camera di Commercio, il Consorzio Turistico Valle Maira, l’ATL e l’UNCEM ed anche i partner francesi del progetto “Terres Monviso”.

Le Terre del Monviso si sono fatte conoscere attraverso 48 stand, 7 Porte di Valle, la libreria del Festival e 7 cucine locali. 

Tra le novità la presenza delle scuole del territorio, nella giornata tutta dedicata al “Didattiland” nel "Quartiere" (ex Caserma Musso) che ha fatto da campo base. Qui si sono trovati oltre 500 studenti, dai 3 ai 18 anni, coinvolti insieme agli insegnanti in laboratori e incontri.

“È più che mai utile - commenta il primo cittadino Mauro Calderoni - in previsione di un trend di presenze in costante aumento nelle valli, informare, sensibilizzare, orientare i turisti di oggi e i turisti del futuro che scelgono come meta una località montana. Diffondere una 'cultura della montagna', che spazia dal vestiario e le attrezzature, alla meteorologia, il pronto soccorso, la conoscenza della flora e della fauna, del patrimonio storico-artistico, delle tradizioni, della lingua.".

E questo fa il salone, vetrina del progetto di area vasta “Terres Monviso”, "che da anni tenta di far lavorare insieme un territorio che va dall’Infernotto alla valle Stura, diventando occasione per far incontrare i diversi soggetti che si occupano di sviluppo turistico, sociale, culturale delle valli". 

Il Festival è stato il momento cardine per presentare e discutere gli scenari strategici e per costruire pensieri di futuro, sul territorio “metro montano” di Terres Monviso,  analizzati nel dossier (disponibile online) redatto dal gruppo di lavoro del Politecnico di Torino, coordinato dal professor Antonio De Rossi,  con gli studi di  Marco Del Fiore, Mauro Fontana e Loris Servillo "che nasce dalla consapevolezza della necessità di superare la divisione novecentesca tra urbano e montano/rurale, a favore del policentrismo storico e strutturale dei nostri territori".

 

"Ci sono quattro ragioni forti, al di là della storia, la cultura occitana, il Marchesato, per cui tale sogno oggi può diventare possibile" continua il primo cittadino

"Una è il  percorso in atto di costruzione di una visione territoriale condivisa, con progetti come l'Alcotra, la candidatura territoriale per la Capitale della Cultura, l'essere una delle prime tre Green Community italiane."

"Secondo - prosegue Calderoni - ci sono i  fermenti e le sperimentazioni che attraversano questo territorio, da Saluzzo fino alle alte valli Po e Varaita. Terzo,  il  bisogno di corpi istituzional-territoriali intermedi con capacità di visione e progettanti, a fronte del fallimento delle riforme degli anni passati, rimaste nel guado."

La chiave di volta del futuro sviluppo sui  grandi temi  dell’abitabilità, welfare, mobilità interconnessa, turismo e cultura, attrattività, produttività e innovazione, giovani e montagna sta, infine, “nella necessità di affrontare coralmente le sfide dei prossimi anni: dal tema dell'acqua, decisivo per l'abitabilità e per la ricca agricoltura dei piani alti, fino alla gestione dei grandi servizi territoriali, indispensabili e sottoposti però a criticità e forti attacchi".

"Impossibile pensare - conclude il sindaco di Saluzzo - che queste sfide possano essere affrontate alla scala della singola municipalità. Gli scenari di Terres Monviso, dunque, sono in forte sintonia con la recente Strategia per la Montagna della Regione Piemonte e guardano alla metromontagna, alla costruzione di una nuova abitabilità della montagna e soprattutto all'importanza di costruire visioni progettuali di territorio".

Redazione

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