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Eventi | 10 ottobre 2025, 15:45

Giornate FAI d'Autunno a Saluzzo e Savigliano: tra scorci medievali, arte, ville, memorie familiari e vicende di guerra

Sabato 11 e domenica 12 ottobre itinerari inediti in dimore di proprietà privata, al Palazzo Cordero di Montezemolo a Levaldigi con rifugio antiaereo e negli interni di Villa Alessandra per gli iscritti FAI. Non è necessaria la prenotazione

Scorcio medievale di Saluzzo e il parco Vigna Ariaudo

Scorcio medievale di Saluzzo e il parco Vigna Ariaudo

"Missione del FAI - ricorda Maurizio Sola, capodelegazione di Saluzzo - è quella di valorizzare il patrimonio storico, artistico e ambientale dei territori, facendo scoprire o riscoprire tesori nascosti, luoghi abitualmente non accessibili, spesso di proprietà privata, per condividerne bellezza e identità culturale".

[Conferenza stampa a Saluzzo delle Giornate FAI d'Autunno]

In questa direzione nelle giornate  FAI d’Autunno, sabato 11 e domenica 12 ottobre, la Delegazione FAI Saluzzo, il Gruppo Giovani, il gruppo FAI di Savigliano, apriranno percorsi inediti tra arte, storia e natura, tra ville antiche e guerra, tra nuovi scorci cittadini, dove antichi affreschi di 500 anni fa, coesistono in edifici e spazi, frutto di un recupero intelligente per nuove esigenze abitative, strumento concreto di rigenerazione urbana e sociale.

A Saluzzo, un tris di proposte affascinanti annunciate dal capodelegazione: villa Alessandra Passerini e Villa Chiara, mai aperte al pubblico, che racchiudono habitat aristocratici e pagine di storia militare, immerse nel verde della collina che sovrasta la ex Capitale del Marchesato, dove attraverso un parco cittadino appena inaugurato (Vigna Ariaudo) si arriverà ad ammirare gli affreschi restaurati di Hans Clemer, nel cortile del nuovo complesso residenziale a ridosso della cinta muraria e della torre medievale della città. Sarà come arrivare in un piccolo borgo, all’interno del borgo antico di Saluzzo, con il suo suggestivo vicolo in acciottolato che le suore Carmelitane percorrevano per raggiungere il loro istituto e dove gli iscritti alle Giornate FAI, per la prima volta, potranno visitare un unicum di bellezza: la Stanza della Badessa, dopo gli interventi di conservazione. 

[Andrea Delpiano gruppo FAI Savigliano e Maurizio Sola CapoDelegazione FAI Saluzzo]

Di pari suggestione la proposta del gruppo FAI di Savigliano:

"Sarà una bella passeggiata romantica - anticipa la capogruppo Eva Goldschmidt - in una giornata, si spera, di  solare 'ottobrata'. Continuiamo sulla scia delle Giornate d’Autunno saviglianesi, in cui sono coinvolte maggiormente le campagne e le frazioni del circondario. Scorci bellissimi con torrette neogotiche saranno centrali grazie ad una apertura inedita: quella di palazzo Cordero di Montezemolo a Levaldigi, la più importante residenza privata della frazione, sia per storia che per dimensioni.

All’interno del parco, lungo un canale derivato dal torrente Mellea, il percorso porterà anche alla cappella di famiglia, sempre con forme neogotiche, impreziosita da un dipinto di Guido Cordero di Montezemolo (1878-1941) raffigurante i suoi cari in preghiera davanti al Cristo crocefisso, scoprendo uno stile, nell’Europa della "Belle Epoque", che rappresenta la stagione migliore della Accademia Albertina".

Di seguito, insieme alle informazioni di servizio per i partecipanti, il programma completo delle Giornate FAI d’Autunno a Saluzzo e Savigliano, nell’ambito dell’evento nazionale ( XIV edizione) di partecipazione attiva e raccolta pubblica di fondi a sostegno del patrimonio culturale e paesaggistico italiano.

SALUZZO

UN VIAGGIO INEDITO ATTRAVERSO I SEGRETI DELLA COLLINA SALUZZESE - A cura della Delegazione di Saluzzo e del Gruppo Giovani di Saluzzo

1. NOBILI VILLE SALUZZESI SI RACCONTANO TRA STORIA E NATURA

Villa Alessandra - Passerini e Villa Chiara sono due splendide residenze storiche private, mai aperte al pubblico in precedenza, situate sulla collina di Saluzzo, vicine alla Castiglia, simbolo del fastoso passato del Marchesato.

Entrambe sono contornate da grandi parchi, nei quali dimorano molte varietà di piante e grandi alberi secolari, tra cui sequoie, querce, ginkgo biloba, il faggio pendulo, un uliveto e un noccioleto.

Un fil rouge storico unisce Villa Alessandra, Villa Chiara e anche Villa Portula Alta (visitabile nel percorso): durante l’ultima guerra i tedeschi le requisirono e le adibirono rispettivamente a sede del ponte radio, del quartier generale e dell'ospedale militare.

Villa Alessandra è una dimora signorile ottocentesca che si sviluppa su tre piani, con terrazzo panoramico, immersa in un parco con esemplari botanici rari. All’esterno, opere d’arte contemporanea arricchiscono il luogo: tra queste, un pozzo decorato dal pittore Mario Borgna con i suoi celebri pagliacci. Nel restauro dell’orangerie è emerso un affresco, raffigurazione ottocentesca di San Francesco, copia di quella presente nella basilica superiore di Assisi.

Originariamente appartenuta alla nobile famiglia romana dei Passerini, Villa Alessandra passò poi ai Ballarino, attuali proprietari. Durante l’occupazione tedesca, la casa padronale ospitava il ponte radio, mentre la casa del custode serviva per gli interrogatori  dei partigiani prigionieri.

Villa Chiara e il suo parco sorgono sul terreno dove, dal 1028, si ergeva il cosiddetto Castello Soprano. I cenni storici dell'attuale costruzione partono dal 1772: fu ingrandita e abbellita soprattutto nell’Ottocento dalla nobile famiglia Berroni e oggi è proprietà della famiglia Calosso. Durante l’occupazione era il quartier generale tedesco.

La facciata principale presenta un porticato con 4 colonnine che sorreggono il balcone principale, sopra il quale spiccano elementi tipici del primo periodo Liberty, con linee sinuose e d'ispirazione floreale: una decorazione a stucco e un grande abbaino, con finestre sagomate e un piccolo balconcino tondo.

Questo lato è rivolto verso un grande prato, affiancato da statue raffiguranti le 4 stagioni. Sul sentiero che si addentra nel bosco situato in prossimità del cortile troviamo un pilone votivo affrescato da Matteo Olivero agli inizi del Novecento, mentre una croce in pietra ricorda il luogo dove furono giustiziati dai tedeschi alcuni partigiani.

Le due ville sono aperte al pubblico per gentile concessione dei proprietari, le famiglie Ballarino e Calosso.

Inoltre, in esclusiva per gli iscritti FAI, si potrà  accedere anche agli interni di Villa Alessandra: le visite agli esterni e agli interni della Villa saranno curate dai volontari del Gruppo Giovani della delegazione saluzzese. Sarà possibile sottoscrivere la tessera FAI in loco presso il banco che sarà posizionato di fronte alla Chiesa di San Bernardino.

Il percorso di visita alle due Ville si svolgerà completamente a piedi (anche su sterrati e prati, con pendenze collinari) partendo dal piazzale di San Bernardino, vicino all'ingresso di Villa Alessandra; dal punto più alto del parco si accederà alla Strada San Lorenzo, vicino al cancello principale di Villa Chiara, da dove si tornerà verso il piazzale della Castiglia.

2. TRA NOBILTÀ E GUERRA: GLI INTERNI DI VILLA ALESSANDRA

(Visita a cura del Gruppo Giovani di Saluzzo. Riservata agli iscritti FAI)

La Villa sorge sopra le antiche cave di pietra del Marchesato, un luogo che intreccia natura, storia e tradizione. Durante la Seconda guerra mondiale, fu requisita dall’esercito tedesco e divenne un importante punto strategico per la ritirata. La sala da pranzo ospitò la camera del capitano, mentre l’attuale salotto della musica fu trasformato nella base radio. Questi eventi hanno lasciato una traccia profonda nella memoria storica del luogo. Dopo i danni subiti durante la guerra, gli interni della villa furono completamente ricostruiti negli anni Ottanta da Francesco Sebastiano Ballarino, che affidò ad artigiani e artisti locali la realizzazione di eleganti opere architettoniche e decorative. Gli ambienti, oggi arricchiti da arredi classici e pezzi storici, offrono un raffinato connubio tra memoria e stile.  

3. CASA DELLA CHIESA: TRA HANS CLEMER E IL PARCO DI VIGNA ARIAUDO

Nel borgo antico di Saluzzo, ai piedi della Castiglia, è ubicato un ricchissimo palazzo, edificato tra la fine del Trecento e i primi del Quattrocento: anticamente apparteneva ai Marchesi Saluzzo della Manta e fu abitato da Valerano, il Signore del Castello della Manta. Successivamente fu dimora della nobile famiglia dei Della Chiesa d’Isasca e in seguito istituto delle Suore Carmelitane. Il Palazzo è conosciuto come Casa Della Chiesa, ma anche come Casa di Davide, grazie agli affreschi monocromi a grisaille, dei primi del Cinquecento, di Hans Clemer nel cortile interno, che raccontano le storie bibliche del re Davide. Al primo piano la sontuosa Stanza della Badessa, affrescata e con soffitti a cassettoni, anch’essi decorati. La facciata esterna è caratterizzata da cornici in cotto, mentre sul portale spicca lo stemma dei Ressano di Rodoretto.

Adiacente alla Casa Della Chiesa troviamo il Parco Vigna Ariaudo, l’antico giardino-orto dei Marchesi, legato alla Castiglia fin dal XIII secolo e recentemente riaperto al pubblico. Il grande giardino-orto forniva verdure e frutta ai Marchesi; nei secoli si alternarono varie coltivazioni, per ultime viti e poi alberi da frutto. Oggi è un grande prato, con alberi e piante spontanee. Al centro, la medievale Casa dell’ortolano.

Banco FAI : accanto all’ ingresso della Chiesa di San Bernardino

CONTRIBUTI: esterni delle due Ville: 8 euro  (5  euro per gli iscritti FAI)

Interni Villa Alessandra: 3 euro  (riservato agli iscritti FAI)

Casa Della Chiesa e Parco Vigna Ariaudo: 5 euro (3 europer gli iscritti FAI)

Pacchetto completo: 10 euro per tutti (per gli iscritti FAI in più anche gli interni di Villa Alessandra)

ORARI: Parco e Casa Della Chiesa: Sabato: ore 14.30 – 15.30 – 16.30- Domenica: ore 10 – 11 – 12 // 14.30 – 15.30 – 16.30

Ville: Sabato: ore 14 – 15 – 16   Domenica: ore 9.30 – 10.30 – 11.30 // 14 – 15 – 16. 

4. PALAZZO CORDERO DI MONTEZEMOLO DI LEVALDIGI  a cura del Gruppo FAI di Savigliano

Si tratta della più importante residenza privata della frazione, sia per storia che per dimensioni. Lungo il percorso di visita all’interno del parco, troverete un canale derivato dal torrente Mellea che anticamente alimentava il mulino e il martinetto. Scoprirete le antiche torri medievali e la cappella sempre in forme neogotiche di famiglia, impreziosita da un dipinto di Guido Cordero di Montezemolo (1878-1941) raffigurante i suoi cari in preghiera davanti al Cristo crocefisso. 

Si potrà addirittura vedere da vicino un rifugio antiaereo, realizzato nel Novecento, una testimonianza insolita che racconta l’adattamento del palazzo alle diverse epoche storiche.

Le Giornate FAI d’Autunno saranno quindi un’occasione unica per conoscere da vicino un luogo, normalmente non aperto al pubblico, che custodisce arte, memoria familiare e vicende comunitarie.

Il banco FAI sarà collocato in piazza Garibaldi a Levaldigi: per ragioni organizzative, è necessario presentarsi almeno 15 minuti prima dell’orario previsto per la visita. Non è richiesta la prenotazione.

CONTRIBUTI: Contributo volontario minimo 3 euro (iscritti FAI) e 5 euro (non iscritti FAI)

ORARI: Sabato: ore 15 -18 (ultima visita ore 17) Domenica: ore 9.30 -12.30 (ultima visita ore 11.30) e 15.00 -18.00 (ultima visita ore 17)

Turni di visita ogni 60 minuti - Visite a cura del Gruppo FAI di Savigliano 

Per contatti: savigliano@gruppofai.fondoambiente.it

VB

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