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Curiosità | 11 maggio 2023, 11:23

“Se 22 anni fa non ci fosse stato un donatore, io non sarei qua” [FOTO]

L'ex sindaco di Borgo Marco Borgogno ha festeggiato con amici e parenti le tre medaglie d'oro vinte alle Olimpiadi per atleti trapiantati in Australia: “Ho offuscato mia nipote Marta Bassino!”

“Se 22 anni fa non ci fosse stato un donatore, io non sarei qua” [FOTO]

Grande festa al Bowling Queentouch di Borgo San Dalmazzo per il campione trapiantato e plurimedagliato Marco Borgogno, 80 anni. Al collo le tre medaglie d'oro vinte ai World Transplant Games, le Olimpiadi per atleti trapiantati svoltesi ad aprile a Perth, in Australia. Nella categoria Senior, specialità Pétanque, Boowling e Freccette.

A brindare con lui parenti e amici. C'era anche la deputata e sindaca di Argentera Monica Ciaburro.

Intervistato da Luisella Mellino, ha raccontato la sua avventura in Australia, mentre sul ledwall scorrevano le foto delle sue vittorie: “È stato bellissimo sentire il mio nome storpiato all'inglese quando ti chiamano per salire sul gradino più alto del podio. Mi sono gasato! Insomma ho offuscato mia nipote Marta Bassino, soprattutto con la medaglia delle freccette dove abbiamo gareggiato in due. Quella per lei è davvero difficile da digerire”, ha scherzato l'ex sindaco borgarino.

E ancora: “Pensate che l'Italia si è piazzata quinta nella classifica generale e questo grazie a noi vecchi che abbiamo fatto mambassa di medaglie!”

L'evento australiano ha visto gareggiare cinquanta nazioni, duemila atleti in dieci specialità per una competizione internazionale che si svolge dal 2009, con cadenza biennale in diverse parti del mondo, con l'obiettivo di promuovere la cultura della donazione di organi e del trapianto.

Marco Borgogno, presidente nazionale Aitf (Associazione italiana trapiantati di fegato), è stato l'unico piemontese a partecipare insieme a 35 atleti italiani trapiantati e provenienti da 15 regioni diverse. “Se 22 anni fa non ci fosse stato un donatore, io non sarei qua – ha detto –. La presenza di questi duemila atleti dimostra che un trapiantato non è un malato e che è vivo grazie al dono di un'altra persona. Oggi in Italia sono 8.200 le persone in attesa di un organo. Donate!”

Cristina Mazzariello

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