L’esperienza di Alessia Populini con la Lpm Bam Mondovì è giunta ai titoli di coda. La forte giocatrice bresciana, il cui cartellino è di proprietà della Igor Novara, non farà parte del Puma allenato da Marco Gazzotti.
Manca ancora l’ufficialità sulla nuova destinazione, anche se la ventiduenne bresciana dovrebbe proseguire il suo cammino in un ambizioso club di A2 del Nordest, ma di certo nella prossima stagione non vestirà la maglia della Lpm.
Prima di lasciare Mondovì, però, Alessia ha voluto rivolgere un saluto alla Città e alla sua gente. Un gesto non di semplice cortesia, ma sincero e sentito. In questi due anni di permanenza nel Puma, infatti, tra Mondovì e la Populini si è creata una particolare alchimia, rafforzatasi ancor di più dopo che un maledetto infortunio ne aveva condizionato il cammino.
E se è vero che gli occhi parlano chiaro più delle parole, dal suo sguardo si intuisce che lo stato d’animo dell’eclettica schiacciatrice lombarda è diviso a metà: da una parte c’è la curiosità e l’entusiasmo per l’inizio di una nuova avventura, ma dall’altra c’è il rammarico e la tristezza di dover chiudere un capitolo, quello monregalese, che gioco forza ha segnato nel bene e nel male l’animo di Alessia.
Un capitolo condito da momenti felici, altri tristi, affetti, amicizie e ricordi. I tifosi monregalesi dovranno accettare l’idea di non sentire più le sue inconfondibili urla d’incitamento e di carica che caratterizzavano le fasi di riscaldamento di ogni match, ma dovranno accettare soprattutto l’addio di una giocatrice che rappresentava un po' lo spirito battagliero del Puma.
Ma lo sport, lo si sa, è fatto di arrivi e di addii e per Mondovì questo è il momento di salutare una giocatrice dalla grande sensibilità e dal grande potenziale tecnico. Ecco l’intervista rilasciata da Alessia Populini ai nostri microfoni: