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Attualità | 26 maggio 2023, 13:07

Cervasca si prepara ad accogliere il Centro Medico Europeo: in frazione Santa Croce struttura con camere operatorie

Approvato ieri sera in consiglio comunale (nonostante le polemiche di Marco Giraudo) il cambio di destinazione d’uso di un edificio dismesso da oltre vent’anni. Il sindaco: “Per gli utenti una nuova opportunità d’accesso ai servizi”

Foto da www.centromedicoeuropeo.it

Foto da www.centromedicoeuropeo.it

Il consiglio comunale di Cervasca ha detto sì alla variante al piano regolatore con cui si modificherà la destinazione d’uso – attualmente agricola, che diventerà sanitaria – di un edificio, dismesso da oltre vent’anni, in frazione Santa Croce. L’idea è di permettervi l’insediamento di un centro medico con camere operatorie del Centro Medico Europeo di Cuneo.

La decisione è stata presa ufficialmente dall’assise nella serata di giovedì 25 maggio. Fortemente contrario all’idea di conferire un vantaggio economico ai privati Marco Giraudo - medico di base da circa trent’anni - , che ha anche citato il dato secondo cui in provincia già il 45% degli interventi si effettuino in regime di privatizzazione.

Il sindaco Enzo Garnerone, pur condividendo molto dell’intervento del dottor Giraudo, non è d’accordo sul fatto che il progetto sia un ‘regalo ai privati’: “L’istituto privato non fa concorrenza a quello pubblico ma agisce ‘in soccorso’ offrendo al cittadino un’opzione in più per accedere ai servizi, che diventano erogati dal pubblico, dal privato convenzionato e dal privato. Inoltre il Centro Medico Europeo esiste già sul cuneese, e permetteremo ai nostri cittadini di avvicinarsi molto ai servizi che offre. Certo serve controllare e disciplinare gli eventuali ‘conflitti d’interesse’ specifici che potrebbero insorgere, ma è qualcosa che deve arrivare da un livello più alto di quello comunale”.

In conclusione della discussione il consigliere Silvio Re (che si è astenuto dalla votazione) ha chiesto che l’azienda corrisponda un contributo straordinario a fronte della variazione e che la trasformazione d’uso venga condizionata dall’ottenimento di una convenzione con il sistema sanitario. L’ufficio tecnico si è impegnato ad approfondire la fattibilità della richiesta.

Simone Giraudi

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