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Cronaca | 15 settembre 2023, 16:30

Ladri di mele a Manta: ne raccolgono tre quintali prima di darsi alla fuga

Il fatto nelle campagne di via Mattona. Scoperti dal proprietario del frutteto e dai carabinieri, i ladri pianificavano di portare via il bottino con delle semplici borse della spesa

Alcune delle borse riempite con la refurtiva

Alcune delle borse riempite con la refurtiva

Sta iniziando la raccolta delle mele e ogni anno in questo periodo i frutteti vengono ‘vistati’ dai soliti ignoti che fanno incetta rubando di notte grandi quantitativi di mele. È accaduto ieri sera a Manta in un frutteto nella campagna di via Mattona in cui sono coltivate le mele ‘Ambrosia’, una specialità molto quotata sul mercato (basti pensare che nei negozi e supermercati queste mele vengono vendute anche a 2,50 euro al chilo).

Il proprietario del frutteto R.A. che verso le 21 stava passando nelle vicinanze si è accorto di alcune grandi borse di plastica piene di mele (le cosiddette ‘shopping bag’ che si acquistano nei supermercati per riempirle con la spesa). Nel frattempo gli era giunto il segnale di allerta da parte delle cosiddette foto-trappole, delle apposite telecamere a raggi infrarossi, utilizzate solitamente per l’osservazione della fauna selvatica. Vengono appese sugli alberi dove si mimetizzano e si attivano quando rilevano il passaggio di grossi animali, ad esempio i cinghiali o, come in questo caso,  di persone che però non sono riconoscibili tranne che per la sagoma, essendo le riprese in bianco e nero.

Il proprietario ha deciso quindi di inoltrarsi nel frutteto per andare a controllare la situazione, dopo aver chiamato al 112 i carabinieri che sono giunti dal comando di Saluzzo e hanno messo in fuga i ladri.

Il furto non ha potuto essere portato a termine proprio perché i ladri sono stati disturbati. Tra ieri sera e stamattina ho trovato più di una ventina di borse piene di mele sparse nel frutteto – dice il proprietario R.A. - . Facendo un calcolo approssimativo potrebbero corrispondere a 300 chili di prodotto che ammonterebbe a 150 – 200 euro di furto, calcolando quanto le mele vengono pagate a noi produttori, decisamente molto meno che dal consumatore finale, dato che vengono vendute al supermercato 2,50 euro la cifra della refurtiva sarebbe stata di oltre 700 euro.

"Non c’erano auto o furgoni parcheggiati nelle vicinanze - spiega il proprietario del terreno - molto probabilmente le persone erano state scaricate dai mezzi di trasporto e successivamente, dopo la raccolta, qualcuno sarebbe passato a caricare il bottino e i ladri stessi".

"I carabinieri stessi – conclude R.A. - dopo un sopralluogo non sono riusciti a trovare i ladri di mele che approfittando del buio erano riusciti a nascondersi per poi fuggire. Anche se la refurtiva è stata abbandonata nel frutteto, i 300 chili di mele raccolte due settimane prima della maturazione e schiacciate nelle borsone di plastica, non possono più essere vendute, quindi sono una perdita per la mia azienda come se fossero state rubate".

La cosa non è nuova nelle campagne saluzzesi, dove i furti si perpetrano sovente nel periodo della raccolta della frutta.

Anna Maria Parola

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