Si è tenuto ieri sera il partecipato dibattito “La Salute è ancora un diritto? La Sanità in Piemonte tra liste d’attesa e sempre più privato” organizzato nell’ambito della Festa Democratica di Alba.
Tra gli ospiti Andrea Gonella, medico di famiglia, Daniele Valle, Consigliere regionale Pd e Vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte e Maurizio Marello, Consigliere regionale del Piemonte.
Il dottor Andrea Gonella ha le idee chiare su che cosa non vada nel sistema sanitario piemontese: “Il medico di medicina generale deve poter investire su se stesso, collaborare con altri professionisti: dobbiamo avere chiaro che prima si deve guardare ai professionisti, poi alla rete e poi agli edifici e alle strutture. Lo stesso vale per la diagnostica di primo livello che necessita di strumentazioni adeguate e che non può essere lasciata alla decisione e alla discrezione del singolo medico di base. Se si perderà il ruolo fondamentale dei medici di medicina generale tutti perderemo qualcosa: dobbiamo garantire la prossimità della cura per tutti”.
Il Consigliere regionale Pd Daniele Valle ha sottolineato alcune tra le tante criticità della Sanità piemontese riscontrate negli ultimi quattro anni: “Il Pd crede da sempre nella difesa del Sistema Sanitario che è un punto di forza: oggi chi prova a prenotare visite o esami si trova di fronte a tempi di attesa lunghi, agende di specialisti colme di appuntamenti, molte specialità che non è possibile prenotare. Le Asl della nostra regione sono numerose e ognuna di loro spesso si comporta in modo diverso. Su alcune questioni la regione ha avuto responsabilità diretta: ad esempio nel corso delle ondate di Covid non ha saputo individuare le strutture Covid dedicate e quelle no e ha incredibilmente disinvestito sul personale assunto nel comparto Sanità. Nel 2020, 2021, 2022 la regione Piemonte ha assunto meno persone di quelle che lasciavano il Servizio Sanitario”. “Sarebbero tanti i temi di cui parlare, non ultimo la salute mentale che è stata spesso in secondo piano per questa maggioranza. La pandemia per la politica è stata una grande occasione di riflessione”, ha concluso Valle, “ma la maggioranza di destra l’ha sprecata. A noi ha permesso di capire che abbiamo modalità, prassi e modelli organizzativi diversi.
Maurizio Marello ha proseguito il dibattito portando la riflessione in provincia di Cuneo: “In un sistema sanitario funzionale al centro dovrebbe esservi la persona, l’individuo e poi le strutture. La Regione in questi anni ha cercato di ragionare al contrario (peraltro senza essere riuscita a portare a termine neppure strutture adeguate). La regione Piemonte ha una funzione programmatica e non sta adempiendo ad essa”, ha detto, proseguendo: “Se vinceremo le elezioni siamo consapevoli di dover programmare un nuovo piano socio sanitario per ritornare gradualmente alla normalità anche se costerà sacrifici”. La Giunta regionale si è sempre concentrata sull’edilizia ospedaliera ma di fatto l’unico Ospedale aperto è stato quello di Verduno nel 2020 ma frutto del lavoro dell’amministrazione precedente.
Rimangono in una situazione di incertezza gli Ospedali di Cuneo e Alessandria così come quelli del Vco e le Case della Salute di Canale e Cortemilia: abbiamo necessità di far partire velocemente queste strutture e di farle funzionare. Oggi per evitare le liste d’attesa ci si rivolge spesso a Cliniche private e questo non è dovuto soltanto alle conseguenze del Covid: a inizio mandato l’assessore Icardi intendeva raddoppiare la quota di privato, dal 5% fino al 10% ed eravamo ben lontani dalla pandemia. Questa è dunque da sempre la direzione di questa Giunta”.
Tanti gli interventi da parte del pubblico in sala, molto partecipe e attento, in merito alla medicina generale, alla garanzia di tutela per la salute mentale, alla collocazione di strutture sanitarie.