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Attualità | 09 ottobre 2023, 14:44

Ad Alba la 'resa' tra i borghi finisce in una festa a pane, tuma e vino

Il borgo Santa Barbara restituisce il copricapo e la ciambellina ai Brichet dopo alcune trattative moderate dalla Giostra delle Cento Torri. A sorpresa appare anche il governatore Cirio a portare un saluto

La pace dopo il ratto al Borgo dei Brichet (foto di Mauro Gallo)

La pace dopo il ratto al Borgo dei Brichet (foto di Mauro Gallo)

Una festa, un momento di condivisione partito da uno scherzo, il ratto di alcuni indumenti (un copricapo e una ciambellina) da parte del Borgo Santa Barbara ai Brichet, dopo la vittoria del Palio degli Asini. Ed è così che la resa dei conti con la richiesta di riscatto, si è trasformata in una serata "genuina, divertente terminata in un luogo franco, la Giostra".

La trattativa non è stata facile e a mediare sono intervenuti a nome della Giostra delle Cento Torri, Luca Sensibile, Pier Carlo Verney, Felice Dezzani, con la supervisione dell'assessore al Turismo della Città di Alba Emanuele Bolla

D'altronde le 5 richieste di Santa Barbara scritte su una pergamena erano state decisamente ambiziose e importanti: il drappo del palio di Alba, 15 posti pagati in pulman più l'albergo a Cicciano, in provincia di Napoli, per partecipare al Palio del Casale, (a cui viene invitato il vincitore del Palio degli Asini di Alba), l'invito per i figuranti di Santa Barbara alla cena istituzionale dei Brichet, le prestazioni della fantina Gaia per il prossimo palio e una magnum di Barolo. L'accordo è stato trovato al ribasso con un'offerta di 6 bottiglie di Barolo e l'invito per il direttivo del borgo Santa Barbara al pranzo sociale dei Brichet. A portare un saluto, in questo clima goliardico, il governatore Alberto Cirio.

Un ultimo siparietto ha poi concluso la serata: siccome i membri del borgo Santa Barbara non si fidavano che le bottiglie contenessero vino, ma temevano uno scherzo, hanno chiesto di condividere il bottino in un luogo neutro (la Giostra). È nata così una cena dell'amicizia a base di salame, tuma e vino. "Durante la serata ho ricordato alcuni importanti sgarbi che erano stati fatti durante le edizioni storiche del Palio: si va dal ratto del drappo, fino al furto di una catapulta nel 1971 per cui si era inscenato anche un processo. La goliardia è sempre stata un elemento importante del Palio ed era un po' mancata negli ultimi anni", ha spiegato Luca Sensibile, presidente della Giostra delle Cento Torri.

 

 

 

 

Daniele Vaira

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