Una festa, un momento di condivisione partito da uno scherzo, il ratto di alcuni indumenti (un copricapo e una ciambellina) da parte del Borgo Santa Barbara ai Brichet, dopo la vittoria del Palio degli Asini. Ed è così che la resa dei conti con la richiesta di riscatto, si è trasformata in una serata "genuina, divertente terminata in un luogo franco, la Giostra".
La trattativa non è stata facile e a mediare sono intervenuti a nome della Giostra delle Cento Torri, Luca Sensibile, Pier Carlo Verney, Felice Dezzani, con la supervisione dell'assessore al Turismo della Città di Alba Emanuele Bolla.
D'altronde le 5 richieste di Santa Barbara scritte su una pergamena erano state decisamente ambiziose e importanti: il drappo del palio di Alba, 15 posti pagati in pulman più l'albergo a Cicciano, in provincia di Napoli, per partecipare al Palio del Casale, (a cui viene invitato il vincitore del Palio degli Asini di Alba), l'invito per i figuranti di Santa Barbara alla cena istituzionale dei Brichet, le prestazioni della fantina Gaia per il prossimo palio e una magnum di Barolo. L'accordo è stato trovato al ribasso con un'offerta di 6 bottiglie di Barolo e l'invito per il direttivo del borgo Santa Barbara al pranzo sociale dei Brichet. A portare un saluto, in questo clima goliardico, il governatore Alberto Cirio.
Un ultimo siparietto ha poi concluso la serata: siccome i membri del borgo Santa Barbara non si fidavano che le bottiglie contenessero vino, ma temevano uno scherzo, hanno chiesto di condividere il bottino in un luogo neutro (la Giostra). È nata così una cena dell'amicizia a base di salame, tuma e vino. "Durante la serata ho ricordato alcuni importanti sgarbi che erano stati fatti durante le edizioni storiche del Palio: si va dal ratto del drappo, fino al furto di una catapulta nel 1971 per cui si era inscenato anche un processo. La goliardia è sempre stata un elemento importante del Palio ed era un po' mancata negli ultimi anni", ha spiegato Luca Sensibile, presidente della Giostra delle Cento Torri.