MODES di Aldo Carpinteri ospita nelle sue vetrine durante la Afro Fashion Week per due settimane le collezioni di 4 designer BIPOC. Vediamo quindi chi sono questi stilisti emergenti supportati dalla Afro Fashion Association celebrati durante un esclusivo party.
Paul Roger Tanonkou: tra Camerun e modernità
Il primo dei 4 creativi a occupare la vetrina di MODES di Carpinteri è il camerunense Paul Roger Tanonkou. Il fondatore del brand Zenam è noto per creare capi d'abbigliamento iper moderni che hanno il vantaggio di incorporare diverse simbologie bamiléké. Figlio d’arte –madre sarta e padre fotografo–, Tanonkou ha quindi l’onere di portare avanti una tradizione familiare unendo creatività e moda. La sua collezione nella vetrina di MODES di Aldo Carpinteri prende il nome di Vittoria che segna un incontro e intreccio indissolubile tra modernità e tradizioni africane.
Il segno della vittoria è ben tangibile nella coda di cavallo in pezzi come la gonna a ruota che spicca in vetrina, segno che indossavano i guerrieri dopo una battaglia. Un altro esempio delle forti contaminazioni della collezione è rappresentato da collane in perline che segnano un incontro tra Africa e Murano.
Karim Daoudi: scarpe a metà tra Marocco e Italia
Ha invece origini marocchine il secondo designer BIPOC scelto da MODES per essere presentato in vetrina nel quadrilatero della moda a Milano. Il suo punto forte sono le scarpe eleganti che presenta in una capsule collection esclusiva per MODES di Carpinteri.
Per dare vita alla sua collezione, Daoudi ha incluso elementi tradizionali con dettagli tipicamente italiani. Il risultato è un connubio molto affascinante come i sottili lacci che partono direttamente dalla punta della scarpa.
Laba Douala: il collettivo di designer attenti alla sostenibilità
Ancora dal Camerun arriva il collettivo di stilisti e creativi Laba Douala che presenta un progetto che mette al centro la sostenibilità. Si chiama Laba Douala upcycled collection quella che spicca in vetrina, un particolare progetto che ha come scopo ultimo quello di creare una piattaforma per la produzione nel settore fashion in Camerun grazie al riciclo dei capi in denim.
Il tema protato è molto importante poiché il Camerun è uno dei paesi che vive sulla propria pelle il problema dello smaltimento dei capi usati. Nasce quindi proprio nel paese subsahariano l’idea di creare nuovi capi con tessuti che erano finiti nella spazzatura. Insomma, un concreto esempio di come contrastare il fast fashion e rendere la moda più sostenibile.
Step Out: il brand di streetwear sostenibile
Infine, nelle vetrine di MODES di Carpinteri arriva il brand Step Out che nasce dalla strada per portare questi trend fino ai maggiori livelli. L'idea è quella di creare proprio dei pezzi unici che possano distinguersi dai capi dei grandi brand della moda che affollano tutti i centri storici delle città che sembrano fotocopia uno dell’altro azzerando le tipicità locali.
Grazie a un approccio sostenibile alla moda, nascono capi che vengono consegnati in borse shopper riutilizzabili. Lo scopo è altresì quello di ridurre il packaging dei capi di moda che spesso è dannoso per l’ambiente naturale.
















