"Un percorso impegnativo, ma capace di guardare al futuro coniugando modernità e pensiero critico, che sono la base di una formazione solida dalle radici antiche e dai rami proiettati verso il futuro, verso le nuove competenze richieste dall’Agenda 2030, in particolare la promozione di opportunità di apprendimento continuo per tutti".
Con queste parole il preside del liceo classico Govone, Roberto Buongarzone, ha descritto l'indirizzo biomedico rivolto agli studenti che terminano il biennio, e che verrà presentato giovedì 19 ottobre alle 17, nella biblioteca storica del Govone intitolata a Beppe Fenoglio. Presenti, oltre al dirigente, i coordinatori del corso, il dottor Sebastiano Cavalli e la professoressa Susanna Aluffi.
L’indirizzo, attivo nel liceo albese da quattro anni, è frutto di una sperimentazione nazionale, grazie alla collaborazione tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e l’Ordine dei medici nazionale, e riguarda 250 licei in tutta Italia e due nella provincia di Cuneo. Aggiunge il preside Buongarzone: "Lo scopo è quello di unire a una solida formazione generale un potenziamento delle competenze medico-scientifiche in chiave orientativa: 50 ore aggiuntive all’anno per tre anni, delle quali 20 all’anno tenute da medici specialisti dell’Ospedale di Verduno e 10 di laboratorio, grazie alla collaborazione con l’Ordine dei Medici di Cuneo".
Il percorso è impegnativo, ma gli studenti stanno dimostrando di avere le qualità per portarlo a termine. Conclude il dirigente: "A causa anche dei laboratori viene chiesto un impegno maggiore di ore settimanali, ma la risposta è molto buona e gli studenti stanno dimostrando di essere assolutamente attrezzati. La media di abbandoni a livello nazionale raggiunge il 40%, mentre noi ci attestiamo al 10%".