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Attualità | 07 gennaio 2024, 11:34

Flash mob “della Befana” di Radicali e +Europa: carbone per l’amministrazione di Cuneo [VIDEO]

L’iniziativa si è tenuta alle 11 della mattinata odierna con lo scopo di dimostrare contrarietà alla donazione da parte della città di 41 abeti al Vaticano, all’affidamento della città alla Madonna della Riva per stessa mano della sindaca e alla mancata realizzazione della sala del commiato per i funerali laici dei cittadini

Flash mob “della Befana” di Radicali e +Europa: carbone per l’amministrazione di Cuneo [VIDEO]

La Befana ha portato all’amministrazione comunale della città di Cuneo del carbone, consegnato dalle mani dei referenti e dei simpatizzanti di Radicali Cuneo e +Europa, ieri (sabato 6 gennaio) nel corso di un flash mob.

L’iniziativa si è tenuta alle 11, con lo scopo di dimostrare la propria contrarietà alla donazione da parte della città di 41 abeti – effettuata con soldi pubblici – al Vaticano, all’affidamento della città alla Madonna della Riva per stessa mano della sindaca e alla mancata realizzazione della sala del commiato per i funerali laici dei cittadini.

Contestualmente al flash mob i due gruppi hanno indetto una conferenza stampa tramite la quale puntualizzare il proprio sostegno rispetto alla giunta Manassero. Durante questo spazio sono state anche rese note le risposte ricevute dalla giunta stessa rispetto alle petizioni popolari su democrazia e sindaco della notte presentate lo scorso 31 ottobre.

Blengino: "In tre anni nessuna risposta sulla sala del commiato"

"Sono passati ben tre anni dal deposito di centinaia di firme per chiedere l’istituzione di una sala del commiato - ha detto Filippo Blengino, segretario di Radicali Cuneo - . Allora ci venne detto che sfondavamo una porta aperta. In diverse riunioni successive alle elezioni amministrative, quando sostenemmo con convinzione la candidatura di Patrizia Manassero, ci è stato ribadito che l’amministrazione aveva a cuore il tema e si stava adoperando sulla questione. Ma ad oggi non c’è nulla di concreto, e potrebbero volerci ancora anni per ottenere davvero uno spazio per permettere ai cittadini non credenti, in continua crescita, di avere un commiato laico".

Curioso che il tempo per occuparsi maggiormente della questione sala del commiato non lo si trovi - ha aggiunto Filippo Blengino - , ma al contrario si reperiscono addirittura delle risorse per regalare, a spese dei contribuenti, 41 abeti ad un Paese estero qual è il Vaticano in occasione del Natale. Non vogliamo attaccare la Giunta Manassero, ma difendere lo spirito con cui abbiamo condiviso la candidatura dell’attuale Sindaca che oggi ci pare in parte dimenticato".

"Questo lo si vede anche dalla risposta dell’amministrazione alle nostre due petizioni popolari, arrivate con alcuni giorni di ritardo rispetto a quanto previsto dal regolamento, che rasentano l’assurdo (lo scorso 31 ottobre Radicali e +Europa hanno consegnato le firme per chiedere di rendere più accessibili gli strumenti di partecipazione democratica e per l’istituzione di un tavolo comunale per la gestione della movida, ndr): quella sulla movida viene cassata specificando che esiste già un lavoro in tal senso, ma evidentemente non si è ben compreso quello che chiedevano i cittadini firmatari. Su democrazia la Sindaca scrive che non ritiene necessario ‘ridurre eccessivamente il numero di firme’, pur riconoscendo agli strumenti popolari ‘il giusto valore’. Probabilmente Manassero dimentica che per attivare un referendum consultivo o presentare una proposta di delibera popolare a Cuneo è necessario raccogliere un numero di firme molto simile, o comunque nettamente sproporzionato, a quello richiesto a Torino, dove però ci sono sedici volte gli abitanti di Cuneo. Ostacoli che semplicemente rendono inaccessibili strumenti sacrosanti e che ledono i diritti dei cittadini. Questo è il ‘giusto valore’ che si vuole dare a strumenti così importanti?" ha concluso il radicale.

La delusione di Flavio Martino

"A tre anni dalla promessa di istituire la sala del commiato anche a noi viene voglia di affidare una preghiera laica alla Madonna della Riva (la Sindaca lo scorso maggio aveva simbolicamente affidato la città nelle mani della Madonna della Riva, ndr). Sicuramente, amorevole e tollerante, riconoscerebbe il diritto dei cittadini non credenti o diversamente credenti ad avere un luogo da cui accomiatarsi senza essere cittadini di serie B" ha aggiunto Flavio Martino, coordinatore di +Europa Piemonte.

"A parte le battute siamo molto delusi nel constatare quello che a noi occhi sembrano due pesi e due misure nella scala delle priorità - ha detto ancora Martino - . Sulle petizioni popolari le risposte sono state molto stringate e, a nostro avviso, poco soddisfacenti. Il Consiglio comunale è e dev’essere il luogo centrale di dibattito e di confronto per la città. Però occorre rendersi conto che, oggi, esistono ostacoli intollerabili. Non è un caso se a Cuneo non si è mai tenuto un referendum su un tema cittadino. Sulla Movida non aggiungo altro perché la finalità della nostra proposta era quella di conciliare divertimento, sicurezza e le esigenze dei residenti in una città sempre più viva e capace di valorizzare anche una sua vocazione turistica tra le sue ricchezze. Evidentemente non è stata compresa".

redazione

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