"Un regalo meraviglioso da parte di tutti gli altri piloti". Così il beinettese Nicola Dutto, commenta l'incredibile avventura dell'Africa Eco Race e la vittoria nell'ultimo stage della 15^ edizione del rally-raid, sulle rive del Lago Rosa a Dakar, in Senegal.
Quattro stati e oltre seimila chilometri, con un solo obiettivo: Dakar. Per Nick Dutto, 54 anni, questa è stata la seconda AEC, cui aveva già partecipato nel 2020.
"Vedere i piloti tutti schierati per gli ultimi 20 chilometri che portano all'arrivo al Lago Rosa è il sogno di ogni motociclista." - ci spiega telefonicamente - "Il fatto che gli altri piloti abbiano deciso di scortarmi in quest'ultima speciale dandomi la possibilità di tagliare il traguardo è qualcosa di indescrivibile, si tratta di un'emozione difficile da esprimere, è un'esplosione di emozioni. È stato un regalo che corona tutto quello che ho fatto in questi anni senza mai mollare".
Dal 2010, anno in cui a causa di un grave incidente in moto ha perso l'uso della gambe, Nicola Dutto di strada ne ha fatta tanta, vincendo sfide incredibili che lo hanno portato anche a essere il primo pilota paraplegico a sfidare le prove della Dakar in Perù nel 2019.
"Al di là dei problemi tecnici che ogni pilota può avere durante una competizione come questa - racconta Dutto - è fondamentale avere ottima coesione con il proprio team e io in questo devo dire sono molto fortunato. Ho un team dal cuore grande che mi accompagna sempre. Oltre alla preparazione fisica per affrontare speciali come quelle dell'AEC serve forza mentale, è una sfida contro te stesso e con i tuoi dubbi.
Ci tengo a ringraziare Rubens Saldana Goni e Julian Villarubia (ghostriders, ndr), con i quali siamo davvero una cosa sola, uno per tutti e tutti per uno; Alberto Mosquera che ha tutta la mia fiducia e mi segue in assistenza, Fabio Zanone, meccanico con grande esperienza, Fausto Nosenzo, presente e riflessivo, Giacomo Capponi con la sua tenacia e forza ed Elena le mie gambe in tante situazioni, versatile e con tanto cuore; grazie ai partners che sostengono i miei progetti e tutti coloro che continuano a seguirmi e a sostenermi, grazie davvero".
Dutto ha chiuso 30° assoluto e terzo di categoria. Sui progetti futuri diversi appuntamenti non competitivi e a luglio la Baja Aragon: "Un appuntamento irrinunciabile - dice poi mi piacerebbe tornare negli USA per qualche competizione off road".